Al Tufello il presidio per la 23enne stuprata all’uscita della metro Jonio


Associazioni, movimenti, collettivi trasfemministi, oltre che comuni cittadini: in centinaia hanno partecipato alla manifestazione al Tufello per la 23enne stuprata all’uscita della metro Jonio

manifestazione tufello

“Siamo marea”. Chiavi al vento, striscioni e fazzoletti fucsia: in centinaia sono scesi per le strade del quartiere Tufello a Roma in solidarietà alla studentessa 23enne stuprata all’uscita della metro B Jonio.

Un presidio rumoroso – che come scrive Non Una di Meno Roma – è stato convocato per “esprimere tutta la nostra rabbia e il nostro amore a una sorella offesa. Vogliamo dirle: non sei sola!”. Presenti anche il Centro Sociale Astra, associazioni, movimenti e collettivi transfemministi, oltre che comuni cittadini: uniti per urlare che “Se toccano una rispondiamo tutt3!”.

I fatti risalgono alla notte tra il 6 e il 7 dicembre scorso quando la ragazza – una studentessa fuori sede – è stata assalita da tre uomini all’uscita della fermata metro Jonio, nel quartiere Tufello. Immobilizzata dai primi due e violentata dal terzo. La giovane ha denunciato e le ricerche degli aggressori sono in corso.

“Ogni stupro è un messaggio a tutt3: non dovete sentirvi liber3, non siete sicure da nessuna parte!”, scrive ancora Non Una di Meno Roma. “La violenza sessuale fa dei nostri corpi dei campi di battaglia, il terreno su cui esercitare un potere brutale che riafferma chi comanda e chi no, nelle case, sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università, sul web e nelle strade. Per questo non accettiamo strumentalizzazioni da nessuno. Non ci rassegniamo alla paura e all’obbedienza. Guardiamoci le spalle a vicenda, rompiamo il silenzio e la vergogna“. Durante il presidio è stato più volte ribadita l’importanza dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole e l’informazione.

IL PRESIDENTE DEL III MUNICIPIO, PAOLO MARCHIONNE: “UNA FERITA CHE COLPISCE L’INTERA COMUNITÀ”

“Ogni episodio di violenza sulle donne è una ferita che colpisce l’intera comunità”, ha scritto su Facebook il presidente del III Municipio, Paolo Marchionne. Quanto accaduto alla 23enne è “un episodio grave che ci richiama alla responsabilità di non girarci dall’altra parte nemmeno questa volta. Un fatto che ci richiama alla responsabilità collettiva di prevenire, contrastare e condannare ogni forma di violenza di genere“.

“Come istituzioni – ha proseguito- rinnoviamo l’impegno a sostenere reti di protezione, ascolto e solidarietà, e a costruire insieme una comunità più giusta, attenta e inclusiva. Nessuna deve sentirsi sola. Continueremo a sostenere azioni, reti e percorsi capaci di proteggere, ascoltare e accompagnare chi subisce violenza, e di educare al rispetto e alla parità”. Marchionne, poi, ha sottolineato: “Mi auguro che i colpevoli vengano arrestati il prima possibile, che siano a piede libero è un’ingiustizia ed un ulteriore pericolo per le altre donne. Alla ragazza tutta la mia vicinanza e solidarietà. Non sei sola, siamo operativi per metterti a disposizione tutta la rete di protezione e supporto del Terzo Municipio”.

“Siamo qua perché crediamo che le strade sicure siano quelle vissute, illuminate. Siamo qua perché pensiamo che i quartieri sicuri sono quelli dove non ci siano uomini violenti ingabbiati in logiche patriarcali e di sopraffazione. Siamo qua per affermare il principio per il quale uscire di notte senza avere problemi non è una possibilità, ma un diritto di tuttə“, ha ribadito l’assessore ai Lavori Pubblici, Matteo Pietrosante.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)