Sanremo Giovani verso la finale: ecco chi sono i 6 che si sfideranno nella puntata “Sarà Sanremo”. L’appuntamento è per domenica 14 dicembre, in prima serata su Rai 1
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Il viaggio di Sanremo Giovani si avvia verso la sua conclusione. Con l’ultima puntata delle selezioni andata in onda ieri sera su Rai 2, sono stati scelti i 6 artisti che si sfideranno nella finalissima “Sarà Sanremo”. Si tratta di Antonia con “Luoghi perduti”, Angelica Bove con “Mattone”, Nicolò Filippucci con “Laguna”, Seltsam con “Scusa mamma”, Senza Cri con “Spiagge” e Welo con “Emigrato”.
Hanno superato Caro Wow, Cmqmartina, Petit, Principe e La Messa su decisione della Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, insieme ai giurati fuori onda Carlo Conti e Claudio Fasulo, vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time.
SARÀ SANREMO: QUANDO IN TV
Con i loro brani, i ragazzi e le ragazze cercheranno di conquistare uno dei due pass a disposizione per la categoria Nuove Proposte del Festival. I due vincitori affiancheranno i due artisti selezionati da Area Sanremo. L’attesa è per domenica 14 dicembre quando, in prima serata su Rai 1 (a partire dalle 21.30), Gianluca Gazzoli e Carlo Conti – in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo – guideranno le sfide. Durante la serata, saranno presenti anche i 30 Big scelti per l’edizione 2026 dal direttore artistico.
I SEI FINALISTI E I LORO BRANI
Ecco i 6 finalisti con i loro brani.
Antonia – “Luoghi perduti”: prodotto dal pluripremiato team ITACA fondato da Merk & Kremont, racconta di due persone che, pur segnate da ferite ed errori, decidono di non arrendersi e di concedersi un’altra occasione. Il brano è un invito a ricominciare insieme e a trasformare i momenti difficili in un nuovo punto di partenza, con maggiore maturità e consapevolezza.
Angelica Bove – “Mattone”: un brano introspettivo, che racconta con sincerità il peso delle emozioni, la fragilità dei momenti più bui e la volontà di imparare a convivere con il dolore. Con questo singolo, la cantante apre una finestra sulla propria vulnerabile interiorità, per esplorarla, ascoltarla e darle voce.
Nicolò Filippucci – “Laguna”: una power ballad intensa e viscerale, dove le onde diventano metafora dei ricordi d’amore che riaffiorano senza mai dissolversi del tutto. Un dialogo tra luce e ombra, melodia e malinconia, che racconta la bellezza di ciò che resta, anche quando tutto sembra perduto.
Seltsam – “Scusa mamma”: è una carezza in forma di musica, un gesto d’amore semplice e sincero verso chi ci ha insegnato cosa vuol dire sentirsi al sicuro. “Scusa Mamma” è una richiesta di perdono e un modo per dire grazie, con la voce di chi non ha paura nel mostrarsi umano. Un gesto a tratti rivoluzionario con due parole dall’impatto fortissimo che, insieme, si trasformano nell’atto di amore più riconoscibile di sempre.
Senza Cri – “Spiagge”: una synth ballad che racconta l’amore con una scrittura delicata e un’armonia che cresce in modo naturale. L’apertura al pianoforte introduce un’atmosfera intima e sospesa, lasciando che la voce trovi il suo spazio e accompagni chi ascolta dentro la storia.
Welo – “Emigrato”: un manifesto generazionale, una storia collettiva raccontata senza filtri. In “Emigrato” il Sud non è una cartolina, ma il luogo dove si cresce in fretta, dove il talento spesso non basta. C’è la rabbia, sì, ma anche l’ironia come forma di sopravvivenza. Le immagini sono semplici e potentissime: la nonna che tramanda valori, il vino come simbolo di convivialità, i trattori al posto dei grattacieli e il lavoro in nero come quotidianità. Non c’è romanticizzazione, tutto viene restituito per ciò che è: vita vera, vissuta, spesso scomoda. Con “Eemigrato” Welo prende posizione, raccontando una realtà che esiste anche quando non fa comodo ascoltarla. E dimostra che, a volte, la musica migliore nasce proprio da lì: da chi parte, senza però smettere mai di appartenere.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)