“In The Green Future” assegna alla startup BBB il riconoscimento 2025 per il bio pannello isolante


Innovazione, “In The Green Future” assegna alla startup BBB il riconoscimento 2025 per il bio pannello isolante realizzato con materiale di scarto

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Si è svolta presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, la seconda edizione del Premio “In The Green Future 2025”, riconoscimento nazionale dedicato alle tecnologie pronte per il mercato nei settori dell’innovazione sostenibile e della transizione ecologica. L’iniziativa ha visto confrontarsi 15 progetti finalisti selezionati tra le oltre 80 candidature pervenute da startup, spin-off e team di ricerca di tutta Italia. Una partecipazione che conferma la capacità di In The Green Future di attrarre progettualità di alto profilo da tutto il Paese.

La giuria, composta dai rappresentanti dei partner, ha assegnato il premio 2025 a BBB, rappresentata dal Ceo Marco Citro. “Bio Building Block è un biopannello isolante fatto da materiali di scarto quali trucioli di legno, cartone riciclato e proteine, che gli conferiscono una struttura solida e resistente al fuoco oltre i 2000 gradi”, ha spiegato Citro. La selezione riflette l’impronta metodologica definita nell’ambito della direzione strategica di In The Green Future e del suo fondatore.

Accanto al premio principale sono state attribuite menzioni speciali che daranno accesso a servizi di accompagnamento allo sviluppo d’impresa: Premio Università Vanvitelli a Oncomind; Premi Invitalia a Ipazia Space e Pecus Chain; Premio iCERM a 20energy; Premio Lega Navale Italiana a Northern Light; Premio Coni ad Amp Stay Wind Energy. start up innovativa di Vienna (Austria). Le menzioni testimoniano la capacità del Premio di creare un ponte concreto tra visione, soluzioni tecnologiche e accelerazione reale.

Nel corso della giornata si sono alternati interventi istituzionali e momenti di confronto dedicati al ruolo dei diversi attori dell’ecosistema dell’innovazione. Furio Cascetta, Pro Rettore dell’Università Vanvitelli, ha richiamato “il lavoro che la Campania sta svolgendo in prima fila sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. L’impegno del sistema universitario nel mettere a sistema competenze scientifiche, ricerca applicata e sviluppo territoriale, è importante e costante e siamo pronti a portarlo avanti nel migliore dei modi”. A rappresentare il Dipartimento di Ingegneria era presente il direttore Alessandro Mandolini che ha richiamato il ruolo del Dipartimento nel sostegno alla ricerca e all’innovazione, evidenziando il valore dell’iniziativa in continuità con le attività scientifiche e progettuali sostenute dalla struttura.

“Impatto è la parola che ci ha guidato fin dall’inizio di questo percorso”, ha affermato Raffaello Dinacci, ideatore, fondatore e guida strategica di “In The Green Future”, presentando l’incubatore digitale nato come laboratorio di idee condiviso da università, imprese e istituzioni. “L’iniziativa si propone come piattaforma permanente per lo sviluppo di progetti ad alto valore aggiunto, nel segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per un sistema Paese che guardi sempre più all’innovazione in chiave internazionale”.

Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo degli strumenti finanziari e dei servizi di accompagnamento. “Invitalia è partner strategico del Premio “In The Green Future” per rafforzare il proprio ruolo di acceleratore istituzionale della nuova imprenditorialità sostenibile”, ha commentato Massimo Calzoni, responsabile Promozione Servizi e Accompagnamento di Invitalia, ricordando che “l’Agenzia mette a disposizione un ecosistema integrato di incentivi, servizi e networking a supporto delle imprese innovative che rispettano l’ambiente e generano impatto sociale”. Un ruolo che conferma l’impegno di Invitalia come riferimento nazionale per la crescita dell’imprenditorialità innovativa.

Nel corso della giornata, nella sessione dedicata a “Innovazione e trasferimento tecnologico nelle istituzioni” sono intervenuti, tra gli altri, Margherita Ferrante dell’Università di Catania, Corrado Schenone, direttore DIME dell’Università di Genova, Luigi Zeni, delegato per il Trasferimento tecnologico dell’Università Vanvitelli, e Sergio Nardini, delegato per il trasferimento tecnologico del Dipartimento e direttore di iCERM. Gli interventi hanno ribadito la centralità del rapporto tra università e imprese e la necessità di costruire ponti stabili tra chi sviluppa nuove tecnologie e chi è chiamato a trasformarle in prodotti, servizi e politiche pubbliche. Tra gli interventi anche quelli del contrammiraglio Maurizio Trogu della Lega Navale Italiana in rappresentanza del presidente Donato Marzano e Agostino Felsani del Coni Campania, che hanno rimarcato il valore dello sport e della formazione declinato in chiave di sostenibilità. La presenza congiunta e qualificata degli atenei di Catania e Genova ha ampliato la dimensione nazionale del confronto, rafforzando il ruolo delle università italiane come pilastro del trasferimento tecnologico. Il dialogo tra atenei e imprese trova in In The Green Future un contesto operativo che ne potenzia continuità e applicazione pratica. In questa sessione è stata inoltre richiamata la partecipazione di Massimo Calzoni (Invitalia), confermando il ruolo istituzionale dell’Agenzia nei processi di accompagnamento e accelerazione valorizzati da In The Green Future.

“In The Green Future” un ecosistema che riunisce il partner strategico Invitalia, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, iCERM – Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Gestione Sostenibile delle Risorse Energetiche, ’Università di Genova – DIME, Lega Navale Italiana, CONI e altri partner industriali e istituzionali. Attorno al Premio annuale si è consolidata una rete pubblico-privata che si propone come best practice nazionale nei campi dell’innovazione sostenibile e della transizione ecologica, con l’obiettivo di accompagnare progetti e imprese dalla definizione dell’idea alla realizzazione sul mercato o all’interno delle politiche pubbliche. Un modello che valorizza le relazioni costruite negli anni e che oggi rappresentano uno dei principali asset distintivi della piattaforma.