Solo è il nuovo progetto del collettivo Es Nova: tre improvvisazioni radicali in studio di registrazione in dialogo con il capolavoro di Dziga Vertov
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Solo è il nuovo progetto del collettivo Es Nova: tre improvvisazioni radicali in studio di registrazione in dialogo con il capolavoro di Dziga Vertov, L’uomo con la macchina da presa.
Vertov non è scelto come autore da omaggiare, ma come presenza che risuona con il progetto: il suo “cine-occhio” cerca il mondo nel suo farsi, scompone ciò che vede, lo rimonta per rivelarne ritmi nascosti. Le tre improvvisazioni di Solo operano sullo stesso terreno: non accompagnano le immagini, ma le attraversano, le interrogano, le spingono fuori dal senso consueto. Le due dimensioni si incontrano perché condividono un’idea di movimento, di istante che si trasforma mentre accade. Le immagini de L’uomo con la macchina da presa, liberate dal loro montaggio originale e arricchite di nuove cromie, diventano superficie di contatto: non chiedono una colonna sonora, ma offrono uno spazio aperto in cui la musica può agire. L’operatore di Vertov, immerso nella folla eppure isolato nel proprio sguardo, diventa un’eco del gesto improvvisativo: cercare un punto di vista senza chiuderlo, osservare senza fissare, lasciare affiorare ciò che il mondo suggerisce, lasciando accadere. Vertov si affida al montaggio, plasmando ritmo e senso delle immagini; la musica di Es Nova diventa montaggio in tempo reale, costruendo tensione, dinamiche e relazioni sonore istantaneamente, mentre il gesto improvvisativo si svolge. L’incontro tra Es Nova e Vertov è quindi un punto di convergenza, non un vincolo. Una ricerca parallela sul ritmo del mondo, su ciò che appare e scompare, su come la memoria si costruisce per frammenti. Solo esplora questa zona di confine: un presente che guarda avanti, mentre risuona di ciò che è stato, un omaggio alla nostalgia del futuro.
Es Nova è un collettivo artistico-musicale nato nel 2015 che si sviluppa al confine tra arte contemporanea, sound art e performance improvvisata, attraversando territori quali ambient, minimalismo, jazz di frontiera, elettroacustica e rock progressivo. Negli ultimi anni il collettivo ha orientato la propria ricerca verso esperienze profondamente connesse all’audiovisivo, creando performance, video art, installazioni e site-specific in gallerie, musei e luoghi del contemporaneo.