La candidatura della cucina italiana per diventare Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità a “Linea Verde” in onda domenica 7 dicembre alle 12.20 su Rai 1
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Un viaggio attraverso l’Italia per raccontarne la tradizione gastronomica, alla vigilia del responso dell’Unesco, previsto per il 10 dicembre, sulla candidatura della cucina italiana per diventare Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Lo propone il nuovo appuntamento con “Linea Verde” in onda domenica 7 dicembre alle 12.20 su Rai 1.
La candidatura, lanciata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste insieme al Ministero della Cultura, riconosce nella cucina italiana un patrimonio vivo di conoscenze, pratiche sociali e gesti quotidiani che fanno del cibo un simbolo identitario e collettivo. Nel loro viaggio Peppone Calabrese, Fabio Gallo e Margherita Granbassi, avranno delle guide d’eccezione conosciute e apprezzate in tutto il mondo: Massimo Bottura, Roberto Cerea, Franco Pepe, Iginio Massari e l’enologo Riccardo Cotarella, che offriranno la loro testimonianza, raccontando come la cucina italiana sia un equilibrio perfetto tra creatività, territorio e memoria.
I tre conduttori accompagneranno i telespettatori tra le eccellenze del Paese: dalle terre campane dove nasce la Mozzarella di Bufala Campana DOP, alle coste marchigiane di San Benedetto del Tronto, dove la pesca e la lavorazione delle alici mantengono viva una tradizione secolare. Non mancheranno due piatti simbolo della cucina italiana: la pizza e la pasta col pomodoro.
Il percorso partirà da Roma, dalla biblioteca del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e farà anche tappa a Forlimpopoli (in provincia di Forlì-Cesena), la città di Pellegrino Artusi, il primo a raccogliere e raccontare l’anima della cucina italiana nel suo manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Un’opera che ha insegnato a generazioni di italiani l’arte del cucinare con gusto e semplicità.
Con questa puntata speciale, “Linea Verde” celebrerà l’Italia che cucina, che accoglie, che crea: un Paese che fa del cibo una forma d’arte e un linguaggio universale riconosciuto nel mondo. Perché la cucina italiana, come ricorda la candidatura Unesco, è un modo di prendersi cura degli altri, di condividere e tramandare cultura. È un mosaico di saperi locali e biodiversità, un’espressione di sostenibilità che da secoli unisce le comunità e racconta l’anima del Paese.