Federico Vassallo in radio e online con “Un posto migliore”


Fuori su tutte le piattaforme digitali “Un posto migliore”, il nuovo singolo di Federico Vassallo che arriva dopo l’uscita di “Fottuta Estate”

federico vassallo

Un posto migliore un brano intenso, poetico e profondamente intimo che racconta l’amore come luogo sacro, rifugio e rivelazione.
Con una scrittura diretta e cinematografica, Federico dipinge sentimenti reali senza artifici: la pioggia sui capelli, i difetti di due “supereroi sopravvissuti al mondo”, la città che fa da sfondo a un legame che salva, consola e brucia. Un brano che parla di cura reciproca, di ferite che si ricuciono a vicenda, di una intimità capace di diventare esperienza spirituale.
Un posto migliore racconta l’amore nella sua forma più pura e misteriosa – spiega Federico Vassallo – quella che oltre la fisicità diventa quasi una preghiera. 
Quando due persone si amano davvero, l’atto d’amore diventa un atto di fede. È la storia di due anime imperfette, “sopravvissute al mondo coi difetti da supereroi”, cioè che credono di sapere tutto e sbagliano, di brutto, si alternano tra fragilità e forza. Insieme ricuciono le proprie ferite, quelle che si sono provocati loro stessi, trovando nella vicinanza l’unico rifugio possibile.
La pioggia qui purifica e unisce come l’acqua santa, l’amore è quasi un rito fisico e spirituale: la città si spegne, resta solo la luce di un sorriso tra fulmini e rock. Non esiste un posto migliore per sentirsi vivi, per toccare il cielo, per parlare con Dio.
Il brano alterna dolcezza e potenza emotiva: “Ho voluto un arrangiamento di chiara matrice rock, capace di bilanciare potenza e introspezione – racconta il produttore artistico Francesco Giacomello –   l’introduzione con Wurlitzer e glockenspiel evoca la pioggia leggera, mentre le strofe acustiche lasciano spazio nel ritornello a chitarre elettriche e a un synth lead che accompagnano il verso “non conosco un posto migliore per parlare con Dio” come un grido al cielo. Il finale, dominato da una pioggia intensa e purificatrice, chiude il brano con un senso di compiutezza e catarsi”.