Stasera su Rai 1 torna “L’altro ispettore”, una serie liberamente ispirata a fatti realmente accaduti: la trama degli episodi 3 e 4
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“Un ispettore senza pistola, che per risolvere i suoi casi non usa la violenza, ma la gentilezza, la competenza, lo studio, l’intelligenza, l’empatia”. Così la regista Paola Randi descrive il protagonista dell’innovativa serie tv “L’altro ispettore”, coprodotta da Rai Fiction-Anele-RaiCom e in onda mercoledì 3 dicembre 2025 su Rai 1. Al centro della serie – scritta da Salvatore De Mola, Andrea Valagussa, Paola Randi ed Emanuela Rizzuto, e liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò, che è anche consulente del progetto – i temi del lavoro e della cultura della sicurezza.
Protagonista Alessio Vassallo nei panni dell’ispettore del lavoro Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo. Al suo fianco Cesare Bocci nel ruolo dell’amico di famiglia Alessandro, un mental coach in sedia a rotelle sopravvissuto all’incidente in cui, anni prima, ha perso la vita il padre di Domenico; Francesca Inaudi nel ruolo della pm Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del protagonista e con la quale Mimmo si ritroverà a lavorare nelle indagini dei casi di puntata; la piccola Angelica Tuccini nei panni della figlia Mimì.
Ambientata a Lucca, con i suoi vicoli medievali avvolti dalla campagna toscana e dalle aree circostanti, la serie vede il protagonista impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e a indagare sui casi in cui è venuta meno. Casi liberamente ispirati a fatti realmente accaduti, di cui Mimmo cercherà di scoprire le reali dinamiche e responsabilità con uno sguardo umano, imparziale e con la collaborazione di tutte le parti in causa: dai lavoratori agli imprenditori, ai sindacati, alle istituzioni.
Nell’episodio 3 “Il carro del vincitore”, Nino Pastrengo, proprietario di una ditta di carristi, viene trovato morto nel suo hangar all’interno della cittadella del Carnevale di Viareggio. Inizialmente si pensa a uno sfortunato incidente, poi a un omicidio orchestrato da una ditta rivale. Ma sarà andata proprio così?
Nell’episodio 4 “Gli uomini di pietra”, Renato, un operaio della cava di marmo a Carrara, è stato ritrovato a terra senza vita. A quanto dice il capo-cavatore, un blocco si è sgretolato e Renato è caduto, ma a Domenico non sfugge un dettaglio: la vittima ha i capelli bagnati, come se il corpo fosse stato spostato a tragedia avvenuta.