Arriva in rotazione radiofonica “Gina”, il nuovo singolo di AaLE feat. Commercialista PoP disponibile sulle piattaforme digitali di streaming
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Dopo “UOMO BIANCO”, arriva “GINA”, il nuovo capitolo del percorso ironico e pungente dell’artista, sempre pronto a stuzzicare le mode culturali e le ideologie dominanti.
“GINA” racconta, con sarcasmo e un sorriso ammiccante, di come certe minoranze e correnti Woke abbiano trasformato la femminilità “classica” in qualcosa di quasi vintage, fuori moda, da non nominare troppo in pubblico. Eppure — tra like nascosti e nostalgie ben celate — GINA continua ad avere i suoi ammiratori.
Il brano non punta il dito, non fa confronti: non è un “meglio GINA che GIULIANO”. È piuttosto una fotografia ironica di quanto ancora oggi si sia disposti a fare per lei, anche senza proclami o hashtag.
Tra doppi sensi, autoironia e un sound diretto, “GINA” gioca con i tabù del presente e con l’ipocrisia del politicamente corretto, restituendo al pop una delle sue funzioni più nobili: far sorridere mentre fa pensare.
Spiega l’artista a proposito del nuovo brano: “GINA è nata in 5 minuti, il tempo necessario per scrivere una bella canzone”.
Il videoclip di “GINA” è stato girato al Rouge et Noir, una storica ex discoteca rimasta intatta dal 1976, un luogo sospeso nel tempo che profuma di luci stroboscopiche, velluto rosso e nostalgia. La protagonista del video è Alessia Toso di “Too Hot to Handle”, programma su Netflix che è stato in Top 10 la scorsa estate.
L’ambientazione non è casuale: il video è un omaggio a un’epoca in cui le discoteche e la musica erano il punto d’incontro perfetto — dove si ballava, si socializzava e, naturalmente, si incontrava GINA.
Oggi quel mondo non c’è più, e il contrasto con la realtà attuale diventa il cuore del racconto: cosa potrebbe mai dire a GINA un ragazzo che passa le giornate in palestra, tra petto di pollo e riso in bianco, di più interessante di chi, ai tempi, trovava il coraggio dopo due Havana Cola di troppo?
Con tono ironico e malinconico allo stesso tempo, il video celebra la leggerezza perduta, quella spontaneità da pista da ballo che oggi sopravvive solo nei ricordi — e nelle canzoni.
Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=1CNlh2PJ80U