Sostenibilità d’impresa: ecco la norma UNI 11919 parte 2


Sostenibilità d’impresa: ecco la norma UNI 11919 parte 2. Pubblicato il documento incentrato sulla definizione dei processi di reporting e accountability

Sostenibilità d'impresa: ecco la norma UNI 11919 parte 2

Gestire e comunicare le proprie performance Esg (ambientali, sociali e di governance): è questo uno degli obiettivi che le aziende e le organizzazioni in genere devono darsi in un’ottica di sostenibilità. Un impegno che può, in certi casi, risultare gravoso, laddove il quadro legislativo sia in rapida e non sempre lineare evoluzione. Dopo un lungo e accurato lavoro di elaborazione portato avanti dalla Commissione UNI/CT 038 “Responsabilità sociale delle organizzazioni”, e in particolare dal GL 03 “Indirizzi applicativi”, è disponibile la seconda parte della norma UNI 11919. Se la prima parte, pubblicata nel 2023, fornisce concreti indirizzi applicativi della UNI EN ISO 26000 sulla Responsabilità sociale delle organizzazioni, il documento pubblicato recentemente si focalizza su un aspetto specifico: la definizione dei processi di reporting e accountability. Si tratta di processi senza dubbio complessi e articolati, che costituiscono un resoconto e, insieme, una previsione di politiche, azioni ed attività realizzate sulla base di una visione complessiva di sostenibilità.

Un orientamento sicuro e affidabile. L’obiettivo, dunque, è quello di offrire un orientamento sicuro e affidabile alle organizzazioni che operano sulla base di assunti valoriali e di governance orientati ad un modello di sviluppo sostenibile. In tal senso la norma non definisce requisiti ma riporta indicazioni per affrontare concretamente l’attività di rendicontazione di sostenibilità. Attività che, alla luce dell’attuale contesto legislativo, dona alla UNI 11919-2 un valore quanto mai significativo. A livello europeo, infatti, il quadro attuale in continua evoluzione fornisce uno scenario di non sempre facile interpretazione. Se, come è noto, la Corporate sustainability reporting directive (Csrd) ha stabilito per le aziende l’obbligo di comunicare in modo dettagliato e trasparente le proprie attività e il loro impatto in ambito ambientale, sociale e di governance, introducendo modelli di rendicontazione comuni, la stessa direttiva europea tuttavia, così come tutto il sistema costituito dalla Corporate sustainability due diligence directive (Csddd), dalla Tassonomia europea e dai cosiddetti standard Efrag sulla rendicontazione di sostenibilità, è stata oggetto di revisione in un’ottica di semplificazione del quadro regolatorio. A tal fine la Commissione europea ha presentato il Pacchetto omnibus, che include in particolare due direttrici di azione: una destinata a posticipare le scadenze attuative della rendicontazione (la cosiddetta “Stop-the-Clock Directive” UE 2025/794 che ha già fissato i rinvii temporali, grazie alla adozione ed entrata in vigore nel 2025), e l’altra volta a semplificare i contenuti e l’ambito di applicazione delle direttive e dei regolamenti.

Il contributo delle professionalità della Ctss dell’Inail. In tale quadro, le norme tecniche possono rappresentare uno strumento pratico particolarmente adatto per fornire indicazioni operative, valide a livello nazionale, europeo e internazionale, e utili a definire i passaggi principali da seguire per costruire un coerente ed efficace processo interno di reporting, rendicontazione e accountability. La UNI 11919-2 risponde appieno a questa esigenza, aiutando le organizzazioni a raggiungere gli esiti attesi dal proprio processo di rendicontazione, attraverso la proposizione e la definizione di una corretta metodologia, l’individuazione di metriche appropriate e l’identificazione di una serie di Kpi sia generali che specifici. Inail, da sempre attento ai temi della sostenibilità, attraverso forme di incentivi alle imprese (Isi) e di riduzione del premio tariffario (OT23), ha dato un contributo importante, sia allo sviluppo del confronto sia alla produzione di documenti tecnici di specifica attinenza. E questo è valso anche per la redazione della norma 11919-2, attraverso la presenza di professionalità della Consulenza tecnica centrale salute e sicurezza (Ctss), che hanno garantito un significativo apporto tecnico, in continuità e coerenza con gli orientamenti istituzionali. La norma 11919-2:2025 sarà presentata nel corso del webinar organizzato da Uni ed Unioncamere su “Processi di reporting e accountability”, in programma il 15 dicembre dalle ore 15.00 alle 17.00, fruibile al link indicato in basso, dove è possibile registrarsi per partecipare.

Mercadante: “Un documento frutto di un lavoro accurato, condiviso e partecipato”. “È con soddisfazione e piacere che saluto la pubblicazione di questa norma, importante e strategica per le organizzazioni che abbiano la necessità o ravvisino l’opportunità di costruire una rendicontazione metodologicamente coerente con i riferimenti tecnici della sostenibilità”, ha commentato Lucina Mercadante, professionista della Ctss e presidente della Commissione UNI/CT 038 e che ha coordinato il GL03 tecnico. “Il gruppo di lavoro che ho avuto il piacere di coordinare, ha espresso e riversato nella norma la sintesi di contributi tecnici differenti e molteplici, che hanno trovato composizione qualificata, solida ed equilibrata in un documento frutto di un lavoro accurato, condiviso e partecipato in ogni singolo momento. Per la Commissione nella sua interezza – ha concluso – rendere disponibile tale norma vuol dire offrire un argomento di riflessione e anche uno strumento di lavoro di facile applicazione, per contribuire, con piacere e spirito di servizio istituzionale, alla diffusione dei principi della sostenibilità e della conseguente rendicontazione, in completa assonanza con i valori ed i principi del mondo UNI.”