Oggi a Messina la manifestazione per dire ‘no’ al Ponte sullo Stretto


Sabato a Messina la manifestazione per dire ‘no’ al Ponte sullo Stretto. Con Schlein, i vertici M5s e Avs: “Fermare un’opera inutile e recuperare i fondi”

Ponte sullo Stretto di Messina

Il progetto del Ponte di Messina è insostenibile non solo per l’ambiente, ma anche da un punto di vista economico. Dal punto di vista ambientale impatta sulla biodiversità in un’area delicata, anche dal punto di vista idrogeologico. Su queste parole d’ordine sabato si terrà una manifestazione nazionale No Ponte a Messina, concentramento a piazza castronovo ore 14, comizio finale in piazza duomo. Una manifestazione sostenuta da forze politiche e sociali, tra i partiti Pd, M5S e Avs, per l’associazionismo WWF, molti comitati e altre sigle della società civile. Attesi la segretaria del Pd Elly Schlein, i “massimi vertici” M5S, una “ampia delegazione” AVS, in una sorta di ‘campo largo contro il ponte sullo Stretto’. L’opposizione, insomma, dopo il successo in Campania e Puglia si compatta in Calabria e Sicilia contro il Ponte più discusso d’Italia. “Il Pd sabato sarà presente in massa, a partire dalla segretaria nazionale Elly Schlein”, dice Anthony Barbagallo, deputato Pd, “chiediamo a gran voce che vengano liberate, dopo il parere della Corte dei conti risorse da fondi FSC appostate in modo irragionevole sul ponte. Siciliani e calabresi hanno bisogno di quelle risorse per opere indifferibili, attualmente tutte ferme e non si riesce a completarle dopo 30 anni di lavori. Somme che siciliani e calabresi non hanno visto e vengono appostate per un’opera inutile che non si realizzerà mai, sulla base di quanto deciso dalla Corte dei conti”. Oltretutto c’è il Codice degli appalti: “c’è un costo lievitato di oltre il 400%, l’opera non è piu quella di tanti anni fa, e si deve indire nuova gara. Perché il Codice appalti prevede che oltre il 50% bisogna indire un nuova gara. In più c’è la violazione delle regole ambientali. Su entrambe ci sono due procedure di infrazione UE che andranno avanti se lo Stato non si ferma”.

Quello dei No Ponte “non è un no ideologico, è un no logico”, dice Barbara Floridia, senatrice M5S, “abbiamo sempre creduto in questa battaglia, c’è un progetto che non sta in piedi, e neanche il Ponte potrà stare in piedi. Ci sono state forzature normative non indifferenti, andando avanti a colpi di decreto, fino a capitolare alla Corte dei conti. Leggeremo le motivazioni, ma la Corte elenca quello che tutte le opposizioni avevano denunciato. Non si può parlare di progetto definitivo, il compitino fatto da Salvini, assolutamente propagandistico, è da bocciare ed e stato bocciato”. Oltretutto, “per l’attraversamento dello Stretto quando eravamo al governo, con Pd e AVS, abbiamo stanziato risorse significative per l’attraversamento mobile, 500 milioni per cominciare, ora dirottati”, denuncia Floridia, “investivamo per l’Area dello Stretto, anche con l’Autorità di sistema portuale che non esisteva, la prima interregionale, per unire le due sponde e migliorare l’attraversamento”. Dunque “la manifestazione sarà importante, il M5S sarà presente con i massimi vertici, ci vediamo a Messina il 29 novembre”, conclude la senatrice M5S.

La manifestazione di sabato 29 novembre sarà “un momento importante” e “io ci sarò con un’ampia delegazione AVS”. È importante perché “un pezzo dello stato fa lo stato nonostante la demolizione che la destra sta realizzando a danno degli organi di garanzia costituzionale, con la Corte dei conti sottoposta a attacchi inaccettabili”. Così Angelo Bonelli, Angelo Bonelli, parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde. “A noi di AVS ci hanno accusato di presentare troppi esposti”, ma “lo abbiamo fatto alla Corte conti e all’Ue per questioni di concorrenza e direttiva Habitat, e lo faremo anche alla Corte dei conti UE, perché accenda un faro sull’operazione che ha visto un uso di fondi Ue per progettazione decisa da Salvini”, dice Bonelli. “Sulla questione del ponte non c’entra niente il dire no alle opere, a Salvini posso dire che chi prende treno subisce ogni giorno la sua inadeguatezza”, dice Bonelli, “ma la nostra è una visione diversa dell’Italia e di Sicilia e Calabria, che hanno bisogno di altri investimenti, come le strade. Sono temi su cui costruire un centrosinistra diverso. Al di là di come si chiamerà, questo sarà l’elemento qualificante per AVS e non solo, sarà l’impostazione del programma, perché la destra non riuscirà a realizzare l’opera”.

“Ringrazio del lavoro unitario fatto in anni insieme”, dice Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, contro “un progetto sbagliato, anacronistico, che non abbiamo mai smesso di criticare e non per ideologia ma per limiti progettuali”. Oggi vediamo “un vero incaponimento del ministro Salvini contro il buonsenso e contro la legge”, prosegue Braga, “tutto quello che abbiamo denunciato si è verificato. Avremmo evitato di trascinare sin qui il Paese e avremmo voluto le risorse fossero andate a opere davvero necessarie”, invece il governo è andato avanti “aprendo anche un conflitto sul territorio”. Dunque si deve ora “fermare un percorso diretto contro un muro, è importantissimo continuare la battaglia dell’opposizione dentro e fuori le Aule, unendo l’impegno che in questi anni ha consentito di portare elementi e argomenti più che fondati e utili per nostra battaglia”, conclude la capogruppo Dem a Montecitorio, “ci saremo e useremo tutti gli strumenti a disposizione perché questo governo si fermi prima possibile e i cittadini calabresi e siciliani capiscano che questo va contro loro interessi e necessità”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)