Negli Usa scienziati in rivolta contro l’apertura a un presunto legame tra vaccini e autismo


Negli USA il CDC ha inserito affermazioni che sembrano suggerire la possibilità di un legame tra vaccini pediatrici e autismo, pur senza citare nuovi dati né revisioni scientifiche

Autismo: un aiuto possibile dalle terapie digitali

Una modifica improvvisa del sito dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention) sta scuotendo la comunità scientifica statunitense. L’agenzia ha aggiornato la propria pagina dedicata alla sicurezza vaccinale inserendo affermazioni che sembrano suggerire la possibilità di un legame tra vaccini pediatrici e autismo, pur senza citare nuovi dati né revisioni scientifiche.

Il cambiamento è avvenuto sotto la guida del nuovo segretario dell’HHS, Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni anti-vaccini e ha sollevato critiche immediate da parte di ricercatori, accademici e associazioni pediatriche, che parlano di un pericoloso allontanamento dalle evidenze consolidate.

Cosa è cambiato nella pagina dei CDC
Fino a pochi giorni fa, la sezione del CDC dichiarava in modo netto che “non esiste alcun legame tra vaccini e autismo”, sulla base di decine di studi condotti negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Nella nuova versione, la frase compare ancora — ma accompagnata da una nota che spiega che non è stata rimossa soltanto per via di un accordo politico con il senatore repubblicano Bill Cassidy.
Il testo principale, invece, ora afferma:
• che “non si può escludere” un possibile legame tra vaccini e autismo,
• che “studi che suggeriscono un’associazione sono stati ignorati dalle autorità sanitarie”.
Nessun nuovo studio viene però citato a supporto di queste asserzioni.

Gli scienziati: “Decisione non basata sull’evidenza”
Debra Houry, ex dirigente di alto livello del CDC e tra i numerosi funzionari che hanno lasciato l’agenzia dopo il cambio di amministrazione, ha dichiarato che nessuno dei ricercatori CDC era stato consultato:
“Quando gli scienziati vengono esclusi dai processi di revisione, il risultato non può che essere una comunicazione inaccurata e ideologica.”
Durissima anche la reazione di David Mandell, epidemiologo dell’Università della Pennsylvania e tra i massimi esperti di disturbi dello spettro autistico:
“Quindici studi del CDC e una dozzina di studi internazionali mostrano chiaramente che i vaccini non causano autismo. Gli unici due studi citati dai negazionisti sono opera dei Geier, ricercatori screditati: uno ha perso la licenza medica, l’altro è stato condannato per esercizio abusivo.”
Nonostante ciò, David Geier — privo di laurea in medicina — sta conducendo un nuovo studio presso l’HHS per individuare un possibile nesso vaccini-autismo, su incarico diretto del segretario Kennedy.

“Decision-based evidence making”: si parte dalla conclusione per costruire le prove”
Altri ex dirigenti del CDC parlano apertamente di “politicizzazione della scienza”.
Daniel Jernigan, ex direttore del National Center for Emerging and Zoonotic Infectious Diseases, sintetizza così la deriva percepita:
“Stiamo passando da una scienza basata sulle evidenze a evidenze costruite sulla base della decisione politica.”

Il fronte pediatrico: “Un atto irresponsabile che mette a rischio i bambini”
Tra le reazioni più dure c’è quella dell’American Academy of Pediatrics (AAP), che ha definito la nuova pagina dei CDC:
“Un contenuto che promuove informazioni false e pericolose.”
La presidente dell’AAP, Susan Kressly, è stata categorica:
“Chi ripete il mito che i vaccini causano autismo è mal informato o tenta deliberatamente di fuorviare i genitori. Così si mette a rischio la vita dei bambini.”

La comunità scientifica sull’autismo: “Rischio confusione e diminuzione delle coperture vaccinali”
Helen Tager-Flusberg, neuroscienziata della Boston University e coordinatrice della Coalition of Autism Scientists (oltre 250 ricercatori), avverte che il cambiamento del CDC potrebbe avere conseguenze gravi:
“Seminerà confusione, paura e porterà a un calo delle vaccinazioni. Ci saranno più malattie, più complicanze e più decessi nei bambini vulnerabili.”
La ricercatrice sospetta inoltre che l’aggiornamento del sito prepari il terreno per l’annuncio di risultati preliminari provenienti dall’analisi dei dati condotta dal gruppo Geier.

Che cosa dicono realmente le evidenze scientifiche
Le evidenze accumulate negli ultimi vent’anni sono univoche:
• oltre 25 studi epidemiologici di grandi dimensioni
• milioni di bambini analizzati in diversi Paesi
• nessun aumento del rischio di autismo in relazione a
o vaccini
o timerosal
o adiuvanti
o numero di dosi ricevute
o calendario vaccinale
Queste conclusioni sono condivise da CDC, FDA, OMS, EMA e da tutte le principali società scientifiche internazionali.

Conclusione: una crisi di credibilità istituzionale
L’aggiornamento del sito del CDC rappresenta, per molti osservatori, il punto più critico nella frattura tra scienza e politica della salute negli Stati Uniti.
Il timore della comunità scientifica è che la principale autorità sanitaria pubblica del Paese perda la propria autorevolezza proprio in un momento storico in cui fiducia, trasparenza ed evidenze sono essenziali per prevenire epidemie evitabili.
Come sintetizza Alison Singer, presidente dell’Autism Science Foundation:
“I fatti non cambiano perché cambia l’amministrazione. La scienza dice che i vaccini non causano autismo. È la volontà politica che sta tentando di riscrivere la realtà.”