Lundbeck ha sparigliato le carte presentando una controfferta più alta, obbligando il board di Avadel a riaprire le valutazioni sul futuro della società irlandese
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La corsa all’acquisizione di Avadel Pharmaceuticals si complica. A poche settimane dall’annuncio dell’acquisizione da parte di Alkermes, la danese Lundbeck ha sparigliato le carte presentando una controfferta più alta, obbligando il board di Avadel a riaprire le valutazioni sul futuro della società irlandese.
Lundbeck ha messo sul tavolo un’offerta fino a 23 dollari per azione, composta da 21 dollari cash al closing più un contingent value right (CVR) legato a due milestone commerciali dei principali asset di Avadel: il farmaco per la narcolessia Lumryz e la nuova molecola per i disturbi del sonno valiloxybate. Valore complessivo stimato: 2,25 miliardi di dollari, circa 150 milioni in più rispetto ai 2,1 miliardi previsti dall’accordo già firmato con Alkermes.
Dopo aver analizzato la proposta, il consiglio di amministrazione di Avadel l’ha definita “probabilmente superiore” rispetto all’offerta di Alkermes, attivando così la clausola che consente di avviare discussioni formali con Lundbeck. Al momento, tuttavia, Avadel non può recedere dall’accordo esistente né sottoscrivere un nuovo contratto con il nuovo potenziale acquirente.
La partita resta dunque aperta. Alkermes ha dichiarato di essere “al lavoro con i propri advisor” per valutare le opzioni e che eventuali modifiche dell’accordo saranno comunicate “quando appropriato”. L’azienda irlandese aveva annunciato l’acquisizione di Avadel il 22 ottobre, con un’offerta da 18,50 dollari per azione e un CVR da 1,50 dollari legato a un possibile via libera FDA di Lumryz nell’idiopathic hypersomnia entro il 2028.
Per Lundbeck, l’operazione si inserisce nella più ampia strategia “Focused Innovator”, con cui la società sta snellendo l’organizzazione, riducendo 600 posti di lavoro e riorientando le risorse verso prodotti innovativi ad alto valore, come Vyepti e Rexulti, e verso una pipeline sempre più focalizzata sulle malattie neuro-rare e neuro-specialistiche.
Il tentativo di sottrarre Avadel ad Alkermes rappresenta quindi un passo rilevante nella trasformazione di Lundbeck, che punta a rafforzare la propria presenza nelle patologie del sonno e a consolidare un modello commerciale più agile e centrato sui brand a maggior potenziale.
Nei prossimi giorni si capirà se Alkermes risponderà con un rilancio o se l’offerta di Lundbeck sarà formalmente dichiarata “superiore”, aprendo la strada a una nuova grande acquisizione nel settore biotech europeo.