Vandalizzata la redazione de “La Stampa” a Torino, fermati trenta antagonisti per i fatti accaduti nel giorno dello sciopero generale e di quello dei giornalisti
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Un centinaio di manifestati hanno fatto irruzione all’interno della redazione centrale del quotidiano La Stampa, in via Lugaro a Torino. imbrattando i muri e buttando all’aria ogni cosa che hanno trovato al loro passaggio. Dell’invasione, avvenuta ieri, venerdì 28 novembre, giorno dello sciopero generale e anche dello sciopero nazionale dei giornalisti, ne dà notizia lo stesso quotidiano, stamane, nelle pagine on line e il comitato di redazione che condanna fortemente l’episodio.
IL CDR: “VIOLENTO ATTACCO AL NOSTRO GIORNALE E ALL’INFORMAZIONE TUTTA”
“Senza che le forze dell’ordine lo impedissero, i manifestanti in parte a volto scoperto e in parte con passamontagna hanno forzato due porte della sede- racconta il Cdr- e al grido di ‘Giornalista terrorista, sei il primo della lista’ hanno invaso la redazione, imbrattato i muri con scritte e buttato all’aria libri e carte preziose che usiamo quotidianamente per il nostro lavoro. Un violento attacco al nostro giornale e all’informazione tutta”. Si tratta, prosegue l’organismo sindacale della redazione, di “un attacco gravissimo all’informazione e ancora più vile perché accade nel giorno dello sciopero nazionale dei giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro e a difesa della qualità dell’informazione democratica, libera e plurale”.
COSA È SUCCESSO
Intorno alle 14 di ieri , mentre a Torino era in corso la manifestazione dello sciopero generale, un gruppo di partecipanti si è staccato dal corteo principale per raggiungere la sede de La Stampa che in quel momento era vuota, per l’adesione dei giornalisti allo sciopero di categoria.
“Letame è stato lanciato contro i cancelli e sui muri sono comparse diverse scritte- descrive l’accaduto il quotidiano dalle pagine on line- Una decina di persone ha poi forzato un ingresso secondario dell’edificio in via Ernesto Lugaro, facendo irruzione all’interno della redazione e gettando all’aria pile di giornali e libri”. I muri sono stati imbrattati con scritte a spray rosso e verde: “Fuck Stampa” e “Free Shahin”, riferito all’imam della moschea di San Salvario, attualmente trattenuto nel Cpr di Caltanissetta. Sarebbe poi stato minacciato di morte un giornalista di agenzia che stava riprendendo gli atti di vandalismo. Tra le grida dei presenti gli slogan “Free Palestine” e “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”.
IDENTIFICATI UNA TRENTINA DI ‘ANTAGONISTI’
Al momento risulterebbe identificati un trentina di vandali che hanno partecipato all’irruzione, tutti “appartenenti all’area antagonista torinese”, riporta “La Stampa”.
IL MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ DI MATTARELLA E DI PIANTEDOSI
Come riferisce lo stesso quotidiano, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha fatto pervenire al direttore Andrea Malaguti e alla redazione un messaggio di vicinanza e la dura condanna della violenta irruzione nella sede del quotidiano. Inoltre nel pomeriggio di ieri anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ha contattato il direttore Malaguti per telefono per condannare l’azione e annunciare la disposizione di “una verifica approfondita su come si sono svolti i fatti”.
“AZIONI FASCISTE”
“Inaccettabile. L’aggressione verbale e le irruzioni nelle redazioni riportano indietro le lancette del tempo, quando ogni pensiero non allineato al governante di turno veniva punito con l’olio di ricino e le bastonate, comportamenti allora etichettati come ‘azioni fasciste’. Anche oggi, a distanza di quasi novant’anni e nell’era digitale, ci ritroviamo a fronteggiare manifestazioni d’odio che dimostrano come la storia non abbia insegnato abbastanza”: è la dura condanna dell’Associazione Stampa Subalpina e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi). Non solo: “Un episodio che si aggiunge ad altre aggressioni delle quali sono stati vittime giornaliste e giornalisti in tutta Italia e che richiede un aumento della vigilanza intorno alle redazioni”, è l’auspicio delle associazioni.
(photo credit: La Stampa/X,v ideo credit: TgR/web)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)