Famiglia nel bosco, l’avvocato rinuncia al mandato: “Troppe ingerenze”


Caso famiglia nel bosco, l’avvocato che finora assisteva Nathan Trevallion e Catherine Birmingham ha deciso di rinunciare al mandato

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“Negli ultimi giorni i miei assistiti hanno ricevuto troppe pressanti ingerenze esterne che hanno incrinato la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente”: con questa motivazione l’avvocato Giovanni Angelucci ha comunicato di rinunciare ad assistere la ‘famiglia nel bosco’, ovvero la coppia formata da Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, che dal 2021 si è stabilita a vivere in una casolare nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, con tre bambini che oggi hanno 8 e 6 anni. Lo stabile non ha il riscaldamento nè l’acqua corrente e il bagno dell’immobile è stato demolito per scelta dei genitori, inglese lui australiana lei, per realizzare invece una toilette esterna che funziona a compost.

La decisione dell’avvocato, che ha deciso di comunicarlo in una nota, è arrivata proprio nei giorni in cui la famiglia doveva presentare un piano di ristrutturazione del casolare nella speranza che questo accelerasse il ricongiungimento della famiglia. Giovedì 20 novembre, infatti, i i tre bambini son ostati allontanati per decisione del Tribunale dei minori dell’Aquila e sistemati in una struttura protetta. Alla madre è stato concesso di seguirla, anche se non dorme in camera con loro. Dice oggi il legale: “Ieri sera dopo attenta riflessione ho deciso, non senza difficoltà, di rinunciare al mandato difensivo a suo tempo conferitomi dai coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham”. Il legale la definisce “una scelta estrema, che è l’ultima che un professionista serio vorrebbe adottare”, che dice di vedersi “costretto” a prendere.