“Carabiner” è il nuovo singolo degli Asyab


Gli ASYAB tornano con Carabiner, terzo singolo di un percorso di quattro tappe che indaga la tensione tra movimento e stasi, peso e leggerezza

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Gli ASYAB tornano con Carabiner, terzo singolo di un percorso di quattro tappe che indaga la tensione tra movimento e stasi, peso e leggerezza. Tra ciò che si sceglie di portare con sé e ciò che inevitabilmente rimane ancorato al passato.

Link al brano su Spotify:

https://open.spotify.com/intl-it/track/51N5O9lJHamxs48mc9xDjk?si=e00ebd22f2044908

Il titolo evoca la possibilità che certi legami sopravvivano al tempo, alle distanze, alle fratture. Connessioni invisibili, ambivalenti, che al tempo stesso frenano e sostengono: come un elastico che rallenta il passo, ma impedisce la caduta.

Il brano si apre in uno spazio intimo e sospeso, dove la melodia respira piano, fragile. Ogni suono sembra interrogarsi sul proprio significato, in un paesaggio che si muove con cautela, come in ascolto di sé stesso. Poi, lentamente, Carabiner si schiude, cresce, si dilata fino a esplodere. Nella seconda metà, la composizione si trasforma in un muro di suono emotivo, in cui chitarra e synth si intrecciano in un equilibrio agrodolce. Il pianoforte dialoga con le armonie come un respiro che si espande e si ritrae, mentre la batteria avanza solida, ma trattenuta da un peso invisibile: quello dei ricordi, dei legami lontani, di tutto ciò che continua a seguirci anche quando proviamo a lasciarlo andare.

Capace di evocare nelle parti strumentali parole non dette, Carabiner è una linea melodica che si fa mantra, e da un sussurro diventa grido. Una preghiera silenziosa per accettare ciò che resta e riconciliarsi con sé stessi. Un brano che parla di vulnerabilità e resistenza, di movimento nonostante la fatica, della dolcezza ostinata di chi continua a camminare pur sentendo il peso della propria storia.

Dopo Do We Wanna Be a Riot (novembre 2024) e We Will Be Stuck Here AnywayCarabiner è il nuovo tassello del percorso degli ASYAB, un progetto che unisce delicatezza e potenza in una narrazione sonora capace di raccontare la possibilità di non spezzarsi, ma di accogliere ogni frammento del proprio passato con grazia e consapevolezza. Quattro brani-manifesto che raccontano l’essenza degli ASYAB, un duo senza confini stilistici, guidato dalla pura forza emotiva della propria musica.

Link al video di Do We Wanna Be a Riothttps://youtu.be/5n3YWp3BNn4