Il batterista Alessandro Luccioli presenta il suo primo album di strumentali da compositore “Sahā”


Un viaggio sonoro e spirituale tra ritmo, voce e autenticità: otto tracce che raccontano l’esperienza umana attraverso gli occhi di un viaggiatore

alessandro luccioli

Alessandro Luccioli pubblica il suo primo album da compositore Sahā. Un progetto che segna l’inizio di una nuova fase artistica per il musicista romano, da anni attivo come batterista e performer al fianco di numerosi artisti della scena italiana. Con SahāLuccioli mette per la prima volta in gioco la propria identità compositiva, fondendo esperienze di vita, ricerca sonora e riflessioni personali in un racconto musicale che abbraccia il viaggio, la spiritualità e la condizione umana.

Il titolo dell’album, tratto da un termine sanscrito che nella tradizione buddhista rappresenta il ciclo della vita e della morte, diventa metafora del percorso che ciascuno affronta nel proprio cammino terreno. Otto brani che, pur uniti da un filo concettuale, vivono anche come episodi autonomi, capaci di evocare paesaggi interiori e geografie emotive.

Dalla pulsazione del camminatore in Elizeth, nata lungo il “Fishermen’s Trail” in Portogallo, alla frenesia metropolitana di Lyzard, dalla forza rituale di Kali alla riflessione intima di Enough, dedicata al nipote, Sahā si muove tra introspezione e ritmo, tra suono organico e visione onirica. In Squamish e Pangea, Luccioli affronta invece temi più universali — la disillusione, il senso di appartenenza, la speranza in un’umanità senza confini.

«Avevo bisogno di autenticità» racconta l’artista. «Non potevo affidarmi a simulazioni o suoni digitali. Volevo strumenti veri, musicisti veri, un disco che respirasse e che avesse il battito dell’essere umano».

A dare corpo a questo viaggio sonoro, un ensemble di musicisti italiani e internazionali: Gianluca Massetti (pianoforte, tastiere), Francesco Fioravanti (chitarre), Andrea Sabatino (basso), Chiara Calderale (cori), Pietro Pellegrini (tromba), Roberto Guadagno (sassofono), Chrysanthi Gkika (lira) e il leggendario Horacio “El Negro” Hernandez alla batteria nel brano 08.00 am.

Registrato con la supervisione del sound engineer Gianluca SiscaroSahā è un album interamente autoprodotto, costruito sulla relazione tra voce e pulsazione ritmica: una dimensione sacra e collettiva che rimanda alle cerimonie tribali, simbolo per Luccioli di condivisione e connessione spirituale.

Con SahāAlessandro Luccioli firma un debutto autentico e visionario: un disco che parla del presente con linguaggio universale, trasformando il ritmo in racconto e la musica in luogo d’incontro tra umanità e sogno.