A Che tempo che fa l’omaggio di Fabio Fazio a Ornella Vanoni


La puntata di Che tempo che fa si è aperta nel segno del raccoglimento e dell’affetto per Ornella Vanoni. Fabio Fazio e Michele Serra hanno voluto dedicarle un lungo momento di ricordo

fabio fazio

La puntata di ieri sera di Che tempo che fa si è aperta nel segno del raccoglimento e dell’affetto per Ornella Vanoni, scomparsa nelle scorse ore.

Fabio Fazio e Michele Serra hanno voluto dedicarle un lungo momento di ricordo, restituendo al pubblico il senso profondo del legame che la cantante aveva costruito con il programma e con il Paese.

Fazio: “Abbiamo perso un compagno di giochi”

Visibilmente emozionato, Fazio ha aperto la diretta con parole semplici ma cariche di significato:

Buonasera a tutti. Cioè, questa puntata non è come le altre, cercheremo di fare del nostro meglio, naturalmente, ma è una puntata totalmente dedicata a Ornella, non solo per le cose che faremo nel corso della puntata, ma perché il nostro cuore da due giorni è lì“.

Il conduttore ha ricordato quanto Vanoni fosse diventata parte integrante della squadra del programma:

Ornella è stata una di noi, quindi abbiamo perso un compagno di giochi, e giocare è difficile adesso, ma è il nostro mestiere, che è anche il suo, e quindi cercheremo di farlo nel migliore dei modi“.

SERRA: “UN LUTTO STRANO, LASCIA UNA SCIA DI ALLEGRIA E LIBERTA’”

La riflessione più ampia e politica è arrivata da Michele Serra, che ha definito la scomparsa di Vanoni “un lutto strano”, spiegando:

Serra ha insistito sulla dimensione “libera” di Ornella Vanoni, una libertà costruita in un contesto storico tutt’altro che semplice:

Forse non è stato detto abbastanza: la sua libertà di artista, ma soprattutto di donna. Lei è cresciuta in un’Italia molto diversa da quella di oggi, un’Italia che forse non ricordiamo più. Era un’Italia in cui dire ‘è un uomo libero’ era un complimento, mentre dire ‘è una donna libera’ poteva avere un retropensiero“.

E ha aggiunto: “Ornella se n’è infischiata dei pregiudizi e ha voluto essere libera esattamente come un uomo, senza fare differenze. Con un’energia unica“.

Per spiegare la portata di quella libertà, Serra ha ricordato l’Italia degli anni in cui Vanoni iniziò la sua carriera:

Ha cominciato alla fine degli anni ’50. Il divorzio in Italia è operativo solo dal ’74, l’interruzione di gravidanza è del ’78, il delitto d’onore è rimasto nel codice fino agli anni ’80. In quell’Italia, questa signora ha voluto essere libera“.

LA SUA MILANO: MIGLIAIA DI PERSONE IN FILA PER SALUTARLA

Serra ha poi evocato l’immagine di Milano che oggi si è stretta attorno alla sua artista:

Stamattina c’era una coda interminabile, dal Castello Sforzesco fino al Piccolo Teatro: cinquemila persone in fila. E domani la città ha indetto il lutto cittadino per i funerali di Ornella. Questa è la sua Milano, la nostra Milano, ed era tutta lì per lei“.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)