“Piacere, Nico” di Martino Ferrario in libreria dal 25 novembre


In una Brianza che profuma di benzina, bar e disincanto, Martino Ferrario ambienta il suo romanzo d’esordio, Piacere, Nico –  edito da Marotta & Cafiero

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In una Brianza che profuma di benzina, bar e disincanto, Martino Ferrario ambienta il suo romanzo d’esordio, Piacere, Nico –  edito da Marotta & Cafiero. Un racconto noir feroce e ironico sulla giovinezza spesa in provincia, nei primi anni del nuovo millennio, tra sogni irrealizzabili e sopravvivenza quotidiana.
Con uno stile diretto, spigoloso e intriso di sarcasmo, Ferrario costruisce un ritratto autentico di una generazione di mezzo che guarda con disincanto chi fa promesse sul futuro e si arrangia come può, tra truffe improvvisate, amicizie che i benpensanti direbbero “sbagliate” e l’eterno desiderio di fuggire.

Protagonista della storia è Nico, giovane scaltro e sfrontato, un antieroe contemporaneo che vive di espedienti: furti, ricatti, trovate geniali e disastri annunciati.

Nico passa le notti nei parcheggi della Brianza, filmando di nascosto video compromettenti da rivendere al miglior offerente. Ma quando la vecchia Opel Kadett – il suo personale ufficio e archivio – salta in aria per mano di un cliente vendicativo, tutto precipita.

Attorno a lui si muovono Giacomo, il narratore, Greta, figura magnetica e ribelle, compagna di sigarette e silenzi, e Hicham, ex compagno di scuola ormai noto come terrorista nazionale. La vita dei giovani, che scorreva tra bar di paese, auto scassate e notti passate a escogitare piani che non portano mai da nessuna parte, si trasforma. Una serie di eventi – l’esplosione, la vendetta, una catena di errori – li trascina in un vortice di tensione e assurdità in una caccia al colpevole che, tra risate e botte, svela la verità più amara: nessuno di loro sa davvero dove sta andando.

Con un realismo grottesco che mette la provincia italiana davanti allo specchio, Ferrario racconta quelle terre lombarde che sono come un microcosmo universale. Dietro la comicità spicciola e le battute da bar, c’è la malinconia di un’Italia marginale, quella fatta di famiglie disfunzionali, padri autoritari, ragazzi senza prospettive e amori che non riescono a diventare futuro.

Tra sette religiose, mafia di quartiere e killer professionisti, Martino Ferrario firma un romanzo sopra le righe: Piacere, Nico mescola toni pulp e lucido realismo, costruendo un universo che ricorda Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti, ma con una voce propria, sfrontata, cruda, sporca di dialetto e slang, ma sempre autentica. Una lingua tra ironia e disperazione, che cristallizza il primo decennio degli anni 2000 in cui il tempo era un eterno presente fatto di precarietà, rabbia e disillusione: il ritratto più fedele di una generazione che non sapeva trovare posto nel futuro, ma che ha sempre ostinatamente continuato a cercare un senso, anche solo per una notte.

L’AUTORE

Martino Ferrario, Cantù, 1988, nasce e cresce in Brianza. Dedica l’adolescenza a provare a diventare un “bad boy”, ma non ci riesce e quindi capisce che gli tocca lavorare davvero.

Fa il callcenterista, il serramentista e tanti altri lavori che finiscono con -ista e ti costringono a farti un c*** quadro, poi diventa editore e, alla fine, consulente marketing.

Non ha più l’età per fare il Bad Boy, ma ogni volta che vede un progetto matto prova ad entrarci con l’obiettivo di farlo funzionare.

DATI 

Prezzo € 20 | Pagine 354 | ISBN:979-1-28148-473-3