Antigone è nel destino del Teatro di ogni tempo. È uno dei modelli archetipici che ci accompagnano a prescindere dalla nostra storia, cultura, religione, visione
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Antigone è nel destino del Teatro di ogni tempo. È uno dei modelli archetipici che ci accompagnano a prescindere dalla nostra storia, cultura, religione, visione.
È filosofia scesa intorno a noi, che ci cammina accanto, che ci chiede, che ci ascolta.
È una delle prove del nostro essere umani, una di quelle poche che abbiamo scelto di portarci attraverso i secoli, per affermarci e riconoscerci.
Per consolarci, promettendo a noi stessi di averne cura.
L’abbiamo evocata, immaginata, misurata al nostro poco. L’abbiamo trattenuta, pregata, liberata nel cuore.
L’abbiamo raccontata, ogni volta che abbiamo potuto.
L’abbiamo riscritta con le parole nuove che abbiamo imparato vivendo, morendo nel quotidiano fallire, sapendo che ogni variazione è già Teatro.
Come quando lo spettacolo incontra un altro palcoscenico oltre quello del debutto,
la misura, l’accordo, la messa in voce di suoni e corpi, si conclamano dallo spazio successivo a quello della prima.
Le parole sono in movimento, avanti e indietro e intorno al punto di percezione di quando siamo spettatori.
Come quando lo spettacolo incontra un’altra platea oltre quella del debutto.
Il dono che portiamo è una promessa e quella di Anouilh è un’Antigone che ci parla da così vicino che quasi quasi potremmo abbracciarla.
La sentiamo dire di noi in tutte le lingue, e capiamo tutto, ogni sfumatura, silenzio, respiro.
Di Antigone, Anouilh, non ha riscritto le parole, ha scritto la voce.
Antigone o della disputa della ragione, delle ragioni.
Di quelle trasversali, dimesse dall’identità individuale a favore di un corpo-coro che le comprenda tutte.
Oltre l’appartenenza, l’anagrafica, il genere, sono parole che vengono da noi stessi: le ascoltiamo nella nostra stessa voce: siamo Antigone e Creonte insieme, o lo siamo già stati più volte, di più in certe fasi della vita e meno in altre e viceversa o in alternanza.
Le leggi devono regolare il vivere o la vita dovrebbe regolare le leggi che regolano la vita? Uno di fronte all’altro, a farsi carico di una ragione giusta, di una giustizia, o di un’altra giustizia, incontriamo noi di fronte a noi, a scegliere le domande da infilare nelle tasche del tempo, dell’età, della speranza; ad aspettare le risposte che il tempo, guardandoci, sceglierà di farci dire.
Penso a questo testo come a un soliloquio a più voci. Una confessione intima e segreta, nella verità vera, scomoda, incapace, parziale, che ci dice che la nostalgia del vivere è precedente a tutti noi, perché sappiamo da sempre che quel corpo insepolto siamo noi mentre siamo ancora vivi.
Anche per questo, ho distribuito i ruoli in due modalità diverse e complementari.
Alcuni personaggi corrispondono a se stessi, altri al proprio riflesso.
Antigone e Creonte, come di fronte a uno specchio: chi è Antigone è il riflesso di Creonte e chi è Creonte è il riflesso di Antigone.
A Teatro parliamo sempre di questo:
Essere uomini o essere umani.
Roberto Latini
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Biglietti: Intero 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto addetti ai lavori del settore e Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori esclusivamente delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro e gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati,
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Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78
Monteverde Roma
ORARI spettacoli
dal lunedì al venerdì h.21
sabato h.19
domenica h.17
BIGLIETTERIA
intero € 25
over 65 € 20
cral e convenzioni € 18
studenti € 16
Abbonamenti
le card libere a 6 spettacoli e le card love sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima replica dell’ultimo spettacolo in cartellone. Gli abbonamenti e le card sono nominativi ma cedibili
Zefiro (9 titoli € 135) acquista on line
Antigone (Roberto Latini)
Amore (Pippo Delbono)
Poveri Cristi (Ascanio Celestini)
4 5 6 (Mattia Torre)
Orlando (Andrea De Rosa)
La Storia (Elsa Morante/Fausto Cabra)
La sorella migliore (Filippo Gili/Vanessa Scalera)
Stanza con compositore… (Mario Martone/Lino Musella) https://www.teatrovascello.it/2025/06/07/stanza-con-compositore-donne-strumenti-musicali-ragazzo/
Casanova (Fabio Condemi/Alessandro Lombardi)
Eolo (9 titoli € 135) acquista on line
Frankenstein (Motus)
Oltre (Fabiana Iacozzilli)
Metadietro (Rezza Mastrella)
Wonder Woman (Antonio Latella)
Misurare il salto delle rane (Carrozzeria Orfeo)
Lettere a Bernini (Marco Martinelli)
Antologia Danco (Eleonora Danco) (solo uno spettacolo a scelta dell’antologia)
Baccanti (Marcido Marcidoris)
La vegetariana (Daria Deflorian)
Card Antologia Danco 3 spettacoli € 45 acquista on line
dEVERSIVO (22-23-24/4 h. 21)
SABBIA (25/4 h.19 e 26/4 ore 17)
INTRATTENIMENTO VIOLENTO (28-29-30/4 h.21)
le card libere a 6 spettacoli e le card love sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima replica dell’ultimo spettacolo in cartellone. Gli abbonamenti e le card sono nominativi ma cedibili
Card libera (6 spettacoli a scelta su tutta la programmazione) € 108 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-6-spettacoli/268840
Card love (2 spettacoli a scelta su tutta la programmazione per 2 persone -4 ingressi) € 72
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