Legionella Milano nella zona di via Rembrandt: finora 1 morto e 8 ricoverati


Un morto, 11 casi accertati e 8 ricoveri per la legionella a Milano: le persone coinvolte abitano tutte nella zona di via Rembrandt, non avrebbero frequentato luoghi in comune

legionella

Accertamenti in corso per verificare un presunto focolaio di legionella a Milano, in zona San Siro. I casi registrati di infezione per ora sono 11 e ci sono 8 persone ricoverate in ospedale per complicazioni. C’è stata anche una vittima: un uomo di 89 anni, che aveva anche altre patologie, morto di polmonite il 3 novembre. Tutte le persone contagiate vivono nella zona di via Rembrandt, anche se in palazzi diversi, e non avrebbero frequentazioni di luoghi comuni. I primi sintomi risalirebbero alla fine di ottobre. Tutte le persone, però, avrebbero avuto “fattori di rischio predisponenti” per l’infezione, ha fatto sapere Ats. Per capire come si sia diffuso il batterio, sono al lavoro i tecnici di Ats Città metropolitana di Milano proseguono in queste ore: si stanno effettuando diversi campionamenti di acqua nelle abitazioni. Per la precisione, il focolaio si è diffuso in un raggio di mezzo chilometro “tra le vie Capecelatro, Tracia, Preneste, Rembrandt e Morgantini”, si legge in un post di Silvia Fossati, presidente del Municipio 7.

Oltre ai campionamenti negli appartamenti delle persone coinvolte, si è fatta una valutazione di altri luoghi sensibili del quartiere. Continua nel frattempo l’attività di sorveglianza epidemiologica. Riuscire a capire l’origine del focolaio è piuttosto complesso. La legionella è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Può diffondersi nella rete idrica delle abitazioni e di altri impianti. Il contagio, però, avviene esclusivamente attraverso l’inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata. Non è possibile il contagio da persona a persona, né bevendo l’acqua.

Le infezioni isolate sono comuni (nell’area metropolitana se ne registrano oltre 400 l’anno, più di una al giorno), ma i focolai sono piuttosto rari.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)