Lo scoop del Guardian: gli Stati Uniti vogliono dividere Gaza in una zona “verde” da ricostruire e una “rossa” lasciata in rovina ad Hamas
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Gli Stati Uniti stanno valutando di dividere Gaza in due zone: una “verde”, sotto controllo militare israeliano e internazionale, dove partirebbe la ricostruzione, e una “rossa”, lasciata in rovina.
Secondo documenti militari americani visionati dal Guardian, le truppe straniere dovrebbero inizialmente affiancare Israele nella parte orientale della striscia, separata dalla linea gialla già sotto controllo israeliano.
I piani sollevano dubbi sull’impegno di Washington a trasformare il cessate il fuoco di ottobre in un accordo politico stabile che garantisca autonomia palestinese, promesso da Donald Trump. La creazione di una forza internazionale di stabilizzazione (ISF) è centrale nel “piano di pace” di Trump. Gli Stati Uniti sperano che una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza ONU venga approvata la prossima settimana per definire mandati e impegni dei contingenti esteri. Trump ha escluso l’invio di soldati americani sul terreno o fondi per la ricostruzione: Washington vuole solo “disegnare la visione”, non finanziarla.
Il concetto operativo ISF – spiega il Guardian – prevede un dispiegamento graduale nella “zona verde”, con un massimo di 20.000 soldati. Nessuna operazione è prevista nella “zona rossa”, dove Hamas rafforza il controllo. I soldati stranieri dovranno presidiare i valichi integrandosi con le forze israeliane, con rischi evidenti di finire nel fuoco incrociato.
Il ritiro israeliano è subordinato alla sicurezza internazionale, senza scadenze precise. Il piano in 20 punti di Trump prevede anche una nuova polizia palestinese, limitata a 200 reclute iniziali, destinata a crescere fino a 3-4 mila agenti, un quinto delle forze previste per la sicurezza.
Il piano prevede smilitarizzazione delle fazioni palestinesi e un ritiro israeliano dentro un “perimetro di sicurezza”, con la ricostruzione a beneficio dei civili.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)