Pfizer ha prevalso su Novo Nordisk nella corsa all’acquisizione di Metsera, una giovane azienda biotech con sede a New York specializzata nello sviluppo di farmaci innovativi contro l’obesità
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Dopo settimane di intensa competizione tra giganti del settore, Pfizer ha prevalso su Novo Nordisk nella corsa all’acquisizione di Metsera, una giovane azienda biotech con sede a New York specializzata nello sviluppo di farmaci innovativi contro l’obesità e le malattie metaboliche.
L’accordo finale prevede un pagamento in contanti di 65,60 dollari per azione, per un valore complessivo di circa 6,9 miliardi di dollari, a cui si aggiungono 20,65 dollari per azione in “contingent value rights” (CVR) — strumenti finanziari che consentono agli azionisti di ottenere ulteriori guadagni se verranno raggiunti specifici traguardi clinici o commerciali. In totale, l’operazione raggiunge un valore di circa 9 miliardi di dollari, rendendola una delle acquisizioni più importanti del 2025 nel settore farmaceutico.
In un comunicato diffuso nella tarda serata di venerdì, il consiglio di amministrazione di Metsera ha confermato il proprio sostegno all’offerta di Pfizer, sottolineando che “i termini rivisti rappresentano la migliore transazione per gli azionisti, sia in termini di valore economico che di certezza nella chiusura dell’accordo”.
Una battaglia miliardaria per il mercato dei farmaci anti-obesità
Metsera aveva inizialmente accettato un’offerta da 4,9 miliardi di dollari da parte di Pfizer lo scorso settembre, ma la situazione è cambiata quando, il 30 ottobre, Novo Nordisk — leader indiscusso nel campo dei farmaci anti-obesità grazie a prodotti di successo come Wegovy e Ozempic — ha presentato una controfferta da 8,5 miliardi di dollari, tentando di sottrarre la promettente biotech americana alla rivale statunitense.
La risposta di Pfizer è stata immediata: l’azienda ha avviato un’azione legale per impedire che la proposta di Novo interferisse con l’accordo già siglato, e ha poi rilanciato con un’offerta migliorata che ha portato il valore complessivo dell’operazione a quasi 10 miliardi di dollari potenziali.
Alla fine, Metsera ha deciso di restare fedele al suo primo partner, scegliendo Pfizer per la solidità finanziaria, le garanzie di chiusura più elevate e la possibilità di sviluppare i propri programmi sperimentali su scala globale grazie alle risorse e all’esperienza di un colosso del calibro di Pfizer.
Il contesto: la nuova “corsa all’oro” dell’obesità
L’interesse di Pfizer e Novo Nordisk per Metsera si inserisce nel quadro di una nuova e intensa competizione internazionale per dominare il mercato dei farmaci per la perdita di peso, oggi considerato una delle aree più promettenti della medicina moderna.
Il successo dei farmaci GLP-1 agonisti, che agiscono sul controllo dell’appetito e del metabolismo, ha rivoluzionato l’approccio terapeutico all’obesità e generato un mercato da oltre 100 miliardi di dollari potenziali nei prossimi anni. Tuttavia, la sfida non riguarda solo l’efficacia, ma anche la durata d’azione, la via di somministrazione e il profilo di sicurezza dei trattamenti.
È proprio in questo contesto che si inserisce Metsera, che sta sviluppando nuove molecole di seconda generazione mirate ai recettori incretinici, con l’obiettivo di migliorare la tollerabilità e semplificare la somministrazione rispetto ai trattamenti oggi disponibili.
La strategia di Pfizer per recuperare terreno sui rivali
Dopo aver dovuto affrontare il calo delle vendite legato alla fine dell’era dei vaccini anti-COVID, Pfizer è impegnata in una fase di profonda ristrutturazione strategica, volta a rafforzare la propria pipeline in aree terapeutiche ad alto potenziale di crescita.
L’acquisizione di Metsera rappresenta quindi un passaggio chiave per rientrare da protagonista nel mercato dell’obesità, dove Novo Nordisk ed Eli Lilly detengono oggi una posizione dominante.
Grazie a Metsera, Pfizer punta a colmare il gap competitivo e a sviluppare nuovi trattamenti che possano competere sul piano dell’efficacia e dell’aderenza terapeutica, sfruttando l’infrastruttura commerciale globale che ha reso l’azienda uno dei principali attori della farmaceutica mondiale.