Un nuovo viaggio jazz tra memoria e invenzione: “Somewhere Story” di Oscar Del Barba OX Quartet per nusica.org
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Il nuovo progetto discografico dell’Oscar Del Barba OX Quartet nasce quasi per caso, come spesso accade alle idee più felici. L’occasione fu la Festa dell’Opera organizzata dal Teatro Grande di Brescia nel 2018, che quell’anno celebrava l’anniversario della nascita di Leonard Bernstein. Invitato a rendere omaggio al grande compositore, il quartetto decide di affrontare West Side Story, una delle opere più iconiche del Novecento, rielaborandone alcuni estratti e arricchendo la tavolozza sonora con l’inserimento di suoni elettronici che dialogano con i colori acustici del gruppo.
Il concerto, accolto con grande entusiasmo, portò i musicisti a registrare il repertorio in studio in un’unica giornata, catturando la spontaneità e l’energia di quell’esperienza. Dopo essere rimasto nel cassetto per alcuni anni, il progetto vede oggi la luce grazie a nusica.org, che ne firma la pubblicazione
discografica. Somewhere Story restituisce al pubblico quella freschezza originaria, trasformando quell’omaggio a Bernstein in una rilettura personale e appassionata, sospesa tra memoria e invenzione.
La formazione — Oscar Del Barba (pianoforte, synth, electronics, arrangiamenti), Achille Succi (clarinetto, clarinetto basso, sax contralto), Giacomo Papetti (basso elettrico, electronics) e Andrea Ruggeri (batteria) — dà vita a un dialogo serrato e creativo, in cui ogni strumento contribuisce alla costruzione di una dimensione sonora ampia e sfaccettata. Con Succi, in particolare, Del Barba rinnova una collaborazione già sperimentata in un precedente progetto dedicato a Giuseppe Verdi.
Cuore concettuale del progetto è la ricontestualizzazione: l’Oscar Del Barba OX Quartet affronta i temi bernsteiniani come materiale vivo, liberandoli dal testo e dalla scena per farli rivivere in un nuovo spazio musicale, svincolato dalla narrazione teatrale. La scrittura di Bernstein, così ricca di ritmo, colore e teatralità, si presta naturalmente a questa visione collettiva, in cui la melodia diventa materia d’improvvisazione e di continua trasformazione. L’uso dell’elettronica, introdotto con misura e consapevolezza, amplia la gamma dei suoni senza mai snaturare l’essenza acustica dell’ensemble, che costruisce una drammaturgia autonoma ma fedele allo spirito originario di Bernstein, dove libertà e forma si incontrano e si rispecchiano.
«Abbiamo voluto togliere West Side Story dal palcoscenico e riportarla alla sua essenza musicale, trattando i brani come standard jazz aperti all’improvvisazione e al colore. Già dalle prime prove abbiamo lavorato su piccoli adattamenti armonici e ritmici per lasciare a ciascun musicista lo spazio di intervenire liberamente, costruendo il suono insieme. Bernstein ha sempre dialogato con il jazz e con la musica latina, e noi abbiamo proseguito quel dialogo, cercando un equilibrio tra rispetto dell’originale e libertà interpretativa. L’elettronica ci ha permesso di ampliare ulteriormente la gamma dei timbri, senza mai perdere il respiro acustico del gruppo. È un progetto vivo, che si trasforma ogni volta che lo suoniamo: ogni brano è un piccolo mondo da esplorare, dove la memoria di Bernstein si intreccia alla nostra voce e al piacere di suonare insieme.»
— Oscar Del Barba
I sette brani del disco ripercorrono alcuni dei momenti più intensi di West Side Story, ognuno reinterpretato con libertà e fantasia. America apre l’album con un’energia trascinante, dove la forza ritmica si intreccia a un senso di vitalità quasi rock. Cool alterna atmosfere sospese e improvvisazioni dal carattere spiccatamente jazzistico, mentre I Feel Pretty rievoca con leggerezza e ritmo danzante i colori della musica sudamericana. In Maria il lirismo del tema originario si dilata in un dialogo tra timbri acustici ed elettronici, creando un paesaggio sonoro ricco di contrasti. One Hand, One Heart si muove su registri più intimi e sognanti, con un suono rarefatto e meditativo. Somewhere richiama le sonorità del jazz-rock anni Ottanta, fondendo melodia e improvvisazione in un equilibrio sempre dinamico, mentre Tonight chiude il percorso con un crescendo di tensione e intensità che restituisce tutta la potenza drammatica e l’emozione della partitura bernsteiniana.
Il risultato è un viaggio musicale che attraversa stili e sensibilità — dal jazz alla musica latina, dal rock al lirismo contemporaneo — restituendo a West Side Story la sua natura più profonda: quella di un racconto di contrasti, di tensioni e armonie, di emozioni che trovano nella musica la loro lingua universale. Somewhere Story non è solo un tributo, ma una dichiarazione d’amore per la libertà espressiva. È la storia di un incontro — tra epoche, generi e sonorità — che continua a parlare al presente con la vitalità del jazz e la poesia di Bernstein.
Il disco sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 18 novembre 2025, preceduto dal singolo “America”, in uscita il 14 novembre.