Medicina, la Federico II lancia il Progetto Sereno


Medicina, la Federico II lancia il Progetto Sereno: screening per le epatiti C e B nelle Rsa campane, primi dati evidenziano prevalenza al 5,8 per cento negli over 65

Progetto Sereno

Il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha presentato il “Progetto Sereno”, un programma di screening per l’epatite C (HCV) e l’epatite B (HBV) rivolto agli ospiti over 65 delle Residenze Sanitarie Assistenziali e delle strutture riabilitative della Campania. L’iniziativa prevede test gratuiti, rapidi e anonimi (se richiesto), con un percorso strutturato di “linkage to care” per la presa in carico clinica dei soggetti risultati positivi.

Gli screening sono già iniziati ed evidenziano una prevalenza del 5,8 per cento tra gli over 65 coinvolti. Il dato, seppur preliminare, risulta nettamente superiore allo 0,2 per cento emerso dai programmi di popolazione realizzati in Emilia-Romagna, una delle regioni che ha svolto il più ampio lavoro di screening a livello nazionale.

“I test vengono effettuati direttamente nelle Rsa e nelle strutture riabilitative della regione, su un campione di persone con più di 65 anni, la fascia d’età in cui la letteratura colloca la quota più elevata di infezioni croniche da HBV e HCV”, afferma Ivan Gentile, professore ordinario di Malattie infettive e Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia della Federico II, responsabile scientifico del progetto.

“Utilizziamo test rapidi su sangue capillare, indolori, gratuiti e, se desiderato, in anonimato. I soggetti positivi vengono immediatamente indirizzati ai centri di diagnosi e cura per completare l’iter diagnostico-terapeutico”, sottolinea Gentile. “I primissimi risultati indicano una prevalenza attuale pari al 5,8 per cento: un impatto significativo che, a parità di numero di test, rende il rapporto costo-beneficio particolarmente favorevole, perché ci consente di intercettare più positivi e avviare terapie efficaci”.

L’obiettivo del progetto è lo svolgimento di mille test su un territorio regionale dove insistono migliaia di persone con infezione da HCV non diagnosticata. “Disporre oggi di terapie in grado di eradicare l’epatite C in una percentuale prossima al 100 per cento dei casi rende lo screening un investimento clinico e di sanità pubblica”, prosegue Gentile. “I benefici sono immediati per il singolo, perché si interrompe la progressione verso cirrosi e carcinoma epatocellulare, e collettivi, perché si riduce il rischio di trasmissione”.

Il “Progetto Sereno” è coordinato scientificamente dall’Università Federico II. Responsabile scientifico è il professor Ivan Gentile; co-responsabile il dottor Biagio Pinchera; segreteria scientifica affidata ai dottori Maria Michela Scirocco e Gianpaolo Gargiulo. Le attività proseguiranno nelle strutture aderenti con l’obiettivo di estendere progressivamente la copertura e consolidare i dati epidemiologici per orientare politiche di prevenzione e cura sempre più mirate.