Attentato a Ranucci, il giornalista: “Non riesco a collegarlo a nessun evento in particolare”


Ranucci: “L’attentato? Non riesco a collegarlo a nessun evento in particolare”. Il giornalista e conduttore di Report, in commissione di Vigilanza Rai

ranucci

L’attentato? “Una delle cose che mi tormenta di più è che non riesco a collegarlo a nessun evento in particolare. Ho dato ai magistrati delle informazioni per quello che riguarda le inchieste che stavamo facendo. Non entro nei dettagli, per la delicatezza delle indagini” ma le inchieste “riguardavano lo sviluppo dell’eolico in Veneto. Abbiamo scoperto delle connessioni tra Matteo Messina Denaro, ‘ndrangheta e apparati politici che hanno consentito la nascita di un campo eolico mascherato da società con prestanomi che è stato poi assorbito dalla municipalizzata di Verona”. Replica così Sigfrido Ranucci, in commissione di Vigilanza Rai, al leghista Stefano Candiani che aveva chiesto al conduttore di Report se avesse delle “sensazioni” sui possibili mandanti.

“Questo fatto che era in possesso solamente del nostro inviato e che era stato raccontato da un collaboratore di giustizia, preoccupa in collegato all’attentato, perché proprio lo stesso giorno dell’attentato il collaboratore di giustizia che c’era stato d’aiuto e che aveva parlato con noi, viene trasferito d’urgenza in località segreta, come se qualcuno avesse la percezione che c’era qualcosa, un imminente pericolo”, racconta Ranucci.

“Un’altra pista riguarda un ritrovamento che abbiamo fatto il 15 settembre, proprio a vicinanza dell’ordigno: il ritrovamento di una mitragliatrice prodotta da un’azienda italiana, abbandonata in un cantiere navale. Da questa inchiesta è nato un approfondimento dove ci sono interessi della criminalità organizzata non solo italiana, ma anche straniera, anche questo è un elemento che è al baglio della magistratura”, conclude il conduttore di Report.

RANUCCI: “BOMBA RIVOLTA ANCHE A TIPO DI LAVORO CHE MIA SQUADRA HA FATTO”

Vorrei ringraziare la mia squadra, perché in un momento molto complicato è riuscita ancora una volta a incarnare lo spirito del servizio pubblico, rendendo una grandissima qualità al prodotto”, aggiunge Ranucci.

“Pur essendo quella bomba messa davanti a casa mia, era evidentemente rivolta anche al tipo di lavoro che la squadra ha fatto in questi anni“, sottolinea il giornalista e conduttore di Report. “In questo momento loro non hanno la fortuna, chiamiamola così, di avere la scorta ma tuttavia hanno continuato con coraggio a lavorare come se nulla fosse consentendomi anche di andare in onda nella prima puntata, quando ero impegnato nelle manifestazioni di solidarietà, nelle interviste e ho potuto dedicare poco tempo a confezionare il prodotto. Tuttavia la qualità della nostra squadra e della nostra redazione è tale che ci ha consentito di andare in onda come se nulla fosse accaduto”, rivendica Ranucci.

IN COMMISSIONE VIGILANZA SECRETATA RISPOSTA RANUCCI SU PEDINAMENTO SERVIZI

Anche la commissione di Vigilanza Rai alla fine ha deciso all’unanimità di secretare la risposta di Sigfrido Ranucci alla domanda sul presunto pedinamento da parte di agenti dei servizi segreti. “Mi risulta che il sottosegretario Fazzolari dopo una nostra inchiesta sul ruolo del padre della premier Meloni, con il quale non ha rapporti da quando aveva 14 anni, quando abbiamo denunciato che portava droga per il clan senese, ha ispirato un’attivazione dei servizi per cercare di capire quale fossero le mie fonti e c’è qualcuno qui dentro che lo può confermare”, spiega Sigfrido Ranucci, che poi replica a Sara Kelany di FdI, che inizialmente aveva chiesto di non secretare la risposta: “Faccio questo mestiere da 35 anni e dire in udienza pubblica i nomi di persone dei Servizi coinvolte non trovo che sia rispettoso delle istituzioni. Il mio è un atto di sensibilità”.

RANUCCI: AUDIO SANGIULIANO HA REQUISITI INTERESSE PUBBLICO

Sigfrido Ranucci torna sul caso della della pubblicazione da parte di Report dell’audio della conversazione privata tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini. “Mi chiedo come si fa a non pensare che sia di interesse pubblico un audio dove c’è la moglie di un ministro, che non è un personaggio privato, ma è una collega come me, una giornalista, quindi è un personaggio pubblico, che chiede al marito ministro di interrompere un contratto, di bloccarlo, altrimenti lei si sarebbe sostituita al ministro nell’atto di bloccare la consulenza, telefonando al suo capo di gabinetto? Già questo secondo è interesse pubblico”, dice intervenendo in commissione di vigilanza Rai. L’audio in questione “è uno spezzone di 30 secondi, che faceva parte di un materiale di sei ore che non è stato mai preso in considerazione e questa parte era significativa perché dava la notizia che mancava al mosaico di questa vicenda: quella telefonata è avvenuta lo stesso giorno, pochi minuti prima, che Sangiuliano mandasse il messaggio al suo capo di gabinetto Giglioli, chiedendo di interrompere il contratto, fatto che noi abbiamo potuto appurare, mettendo insieme l’informazione che era sull’esposto di Sangiuliano e la data di quell’altro. Nessuno l’aveva messa mai in correlazione. Siccome è un fatto che ha comportato le dimissioni di un ministro, a cui va dato l’onore di essersi connesso di fronte a questa vicenda, che ha fatto il giro del mondo come notizia, che ha creato uno squilibrio dal punto di vista politico, credo che avesse tutti i requisiti dell’interesse pubblico”, continua Ranucci.

RANUCCI: UFFICIO GARANTE PRIVACY NON FUNZIONA, PIENO CONFLITTI INTERESSI

“Ci sono segnalazioni di oltre un anno da persone che sono all’interno dell’ufficio del Garante della privacy che hanno capito prima della politica che quell’ufficio non funziona, che è pieno di conflitti di interessi, che le decisioni che vengono prese all’interno di quell’ufficio sono figlie di sensibilità politiche, clientelari, di rapporti incestuosi”, spiega Ranucci. “Questo pone un problema sulla libertà di informazione, pone un problema alla Commissione che deve vigilare sull’andamento anche della la Rai, essendo un soggetto che sanzionato anche pesantemente: il Garante è garante dei partiti che lo nominano, come è dimostrato spesso dai fatti e come dimostreremo nella una puntata di domenica prossima”, aggiunge Ranucci.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)