Tra passato e futuro, “Kilimangiaro” torna con una puntata che celebra la meraviglia della conoscenza: l’archeologia che svela, la scienza che interroga, la filosofia che unisce
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Tra passato e futuro, “Kilimangiaro” torna con una puntata che celebra la meraviglia della conoscenza: l’archeologia che svela, la scienza che interroga, la filosofia che unisce. Domenica 2 novembre alle 16.45 su Rai 3, Camila Raznovich accompagnerà gli spettatori in un itinerario fatto di immagini sorprendenti e riflessioni che raccontano l’umanità. La puntata si apre con un tuffo nel passato e nella bellezza della Puglia, dove Fabio Galeandro, direttore del Parco Archeologico di Egnazia, svelerà i segreti dell’antica città affacciata sull’Adriatico.
Egnazia, la più estesa area archeologica della regione, custodisce testimonianze che attraversano millenni: dall’età del Bronzo al Medioevo. Grazie a immagini 3D, ricostruzioni digitali e riprese aeree con droni, il pubblico potrà esplorare necropoli, templi e il porto romano. Cuore del racconto sarà “Egnazia e il mare”, un museo subacqueo d’avanguardia che unisce archeologia e tecnologia: un acquario archeologico dove reperti, installazioni multimediali e proiezioni immersive ricreano un paesaggio sottomarino, custode di oggetti sopravvissuti ad antichi naufragi.
Dal mondo antico alla scienza contemporanea, il programma di Rai Cultura incontra Telmo Pievani, filosofo dell’evoluzione, e Maurizio Casiraghi, zoologo e docente all’Università di Milano-Bicocca, autori del libro “Uniti per la vita”. Il tema è la simbiosi, il principio vitale che lega ogni essere vivente agli altri: una relazione di collaborazione e coesistenza che permea la natura, dalle cellule ai sistemi ecologici globali. Con loro, il racconto si amplia alla figura di Lynn Margulis, la scienziata che ha cambiato il modo di intendere la biologia, mostrando come la cooperazione sia all’origine della vita. Dalla teoria di Gaia al cambiamento climatico, un invito a riconsiderare il nostro posto nel grande organismo vivente che è la Terra.
Il viaggio prosegue verso le steppe della Mongolia: con Delgemurun Damdin, esperta di cultura mongola, e Shinendentsel Jargalsaikhan, monaco buddista, si esplorerà l’anima nomade di una civiltà capace di conservare la propria identità nel movimento, nel contatto con la natura e nella spiritualità.
A chiudere la puntata, Dario Fabbri, analista geopolitico e autore del volume “Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo” Un’analisi sulla storia come opera collettiva, costruita non da singoli leader ma dai movimenti, dalle idee e dalle culture che hanno plasmato la modernità.