Omicidio Pierina Paganelli, la Cassazione dà ragione a Dassilva


Omicidio Pierina Paganelli, la Cassazione dà ragione a Dassilva: scarcerazione più vicina? La ‘palla’ ora torna al Riesame di Bologna

pierina paganelli

Un punto a favore di Louis Dassilva, nel lungo complesso iter giudiziario e processuale che lo vede come unico accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dai legali dell’unico accusato dell’omicidio della 78enne uccisa nell’ottobre di due anni fa, contro l’ordinanza di custodia cautelare che lo tiene nel carcere di Rimini da oltre un anno, più precisamente dal 16 luglio 2024.

ORA TOCCA DI NUOVO AL RIESAME DECIDERE

Questa decisioneche ha di fatto ha annullato la precedente ordinanza del Tribunale del Riesame di Bologna, potrebbe rappresentare un passo in avanti verso la scarcerazione del 35enne senegalese. Ma non equivale alla libertà immediata per Dassilva. Come spiegano i legali della Difesa del 35enne senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, è necessario un ulteriore passaggio perché così la Cassazione “ha rinviato avanti al Riesame di Bologna la vicenda per ulteriore analisi sulla richiesta di scarcerazione presentata”. Insomma la parola passa di nuovo al Riesame che dovrà rivalutare se tornare sui suoi passi o meno.

LA DIFESA: “DASSILVA INNOCENTE, ARGOMENTAZIONI FONDATE”

Gli avvocati della difesa del 35enne senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato e ribadiscono in una nota che hanno “sempre fermamente creduto sia nella innocenza di Dassilva sia sulla fondatezza delle argomentazioni difensive”. Colgono poi l’occasione per stigmatizzare alcuni passaggi più recenti: “La Difesa- scrivono infatti i legali- deve oltremodo rilevare che in prossimità dell’inizio del processo abbiamo assistito a diverse esternazioni finalizzate a dare una rappresentazione fuorviante della vicenda”. Parole probabilmente riferite alle ultime polemiche- e denunce- partite dai legali dei familiari della vittima su quella che hanno definito una “strategia mediatica” volta a gettare fumo negli occhi sulla vicenda. I legali di Dassilva esprimono quindi massima fiducia sul fatto che “il processo appena iniziato permetterà di fare chiarezza sulle tante inesattezze dette, sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista logico, da vari personaggi che si permettono di sostituirsi ai giudici”. E ancora: “Non intendiamo rispondere alle plurime provocazioni ed accuse di questi giorni se non con fatti concreti”.

IN DUBBIO LA RITRATTAZIONE DI MANUELA BIANCHI

Infine, “attendiamo di conoscere le motivazioni dell’annullamento per poi argomentare, in modo compiuto, sui motivi dell’annullamento- spiegano- e su quanto emerso in relazione al dichiarato di Manuela Bianchi”. Di sicuro interesse sarà anche la perizia fonica in corso nel procedimento avviato in Corte d’Assise, aggiungono infine: ” La difesa confida in maniera importante su questa prova scientifica in itinere”. Ma bisognerà ancora aspettare anche su questo punto: gli esiti della perizia verranno resi noti nell’udienza del prossimo 18 dicembre.

È LA SECONDA VOLTA CHE LA CASSAZIONE “APRE” ALLA SCARCERAZIONE DI DASSILVA

I giudici della Cassazione hanno già annullato una volta la misura cautelare in carcere disposta per il senegalese. Lo scorso gennaio scorso gli ermellini si erano espressi nello stesso modo sulla prima ordinanza che aveva disposto l’arresto di Dassilva. Ma a mettere una pietra sopra le sue speranze di scarcerazione ci aveva pensato Manuela Bianchi che in incidente probatorio ha ritrattato la sua testimonianza, aggravando la posizione dell’allora indagato. Ovvero la nuora della vittima nonché ex amante di Dassilva, una volta indagata per favoreggiamento, è diventata la principale accusatrice del senegalese, attribuendolo sul luogo del delitto nel momento in cui lei stessa ha trovato il corpo senza vita della suocera. Il primo rinvio al Riesame era stato considerato superato da quelle dichiarazioni. La Difesa, contestando quanto emerso nell’incidente probatorio con Manuela Bianchi, ha nuovamente presentato ricorso ottenendo per la seconda volta il rimpallo dalla Cassazione al Riesame. In sostanza i giudici di Bologna dovranno riesaminare la testimonianza della nuora: sotto esame quindi non solo Dassilva ma anche la sua ex amante. Il tutto mentre prosegue il processo in Corte d’Assise a colpi di perizie.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)