Omicidio Alessandro Coatti in Colombia: settimo arresto della polizia


Arrestato in Colombia il settimo e ultimo complice della banda criminale che ha adescato su un’app di incontri Alessandro Coatti per derubarlo, ammazzarlo e farlo a pezzi

Alessandro Coatti

Nella foto pubblicata sulle testate colombiane si vedono due ragazzi mentre passeggiano e chiacchierano tranquillamente lungo il lungomare della baia di Santa Marta. È quell’immagine, colta dalle telecamere di sorveglianza della zona, che ha incastrato Uber Etilvio Torres García, la settima persona ritenuta dagli inquirenti responsabile e implicata nell’omicidio del biologo italiano Alessandro Coatti fatto a pezzi lo scorso 4 aprile nel nord della Colombia, dove si trovava in vacanza. I suoi resti furono ritrovati pochi giorni dopo, in un sacco dell’immondizia abbandonato.

L’arresto è l’atto finale dell’indagine condotta congiuntamente dalle autorità colombiane e italiane per sei mesi e ha portato a sgominare la banda accusata dell’omicidio del giovane ricercatore italiano, originario del Ferrarese, molto probabilmente a scopo di rapina.

LA PROVA CHIAVE

Come riporta la testata colombiana “Infobae”, l’immagine dei due che camminavano sul lungomare della baia, ripresa da una telecamera di sicurezza, è diventata la “prova chiave” che ha portato a ricostruire gli ultimi istanti di vita della vittima e, infine, di identificare l’uomo che lo ha adescato in un appuntamento che si è trasformo in una trappola mortale.

L’ARRESTO

Il quotidiano “El Heraldo” racconta come è avvenuta la cattura del settimo omicida: ” L’arresto è avvenuto la notte di lunedì 27 ottobre, intorno alle 22:26, ​​in una strada pubblica nel parco del complesso residenziale Las Vegas a Santa Marta. Era pendente un mandato di arresto, il numero 0025, emesso dalla Sesta Corte Penale Municipale di Santa Marta, nei confronti del sospettato per il reato di omicidio aggravato. Nel corso dell’operazione gli è stato sequestrato un telefono cellulare che sarà analizzato dagli inquirenti come possibile prova nell’ambito del processo”.

L’APPUNTAMENTO-TRAPPOLA

Secondo quanto ricostruito dalle testate colombiane, della banda Uber fu colui che contattò il biologo tramite un’app di incontri e che gli diede appuntamento al Parco degli Innamorati di Santa Marta. Da lì, come fosse un normale primo incontro, i due ragazzi si sono incamminati sul lungomare della baia della città colombiana, fino a prendere un taxi verso il quartiere El Pando, dove Uber si è ricongiunto con i suoi complici e dove Coatti fu drogato, derubato e brutalmente ucciso.

(photo credit: Policia National de Colombia/Web)

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)