La Nascita è il nuovo album di inediti del cantautore e polistrumentista romano The Niro


La Nascita è il nuovo album di inediti del cantautore e polistrumentista romano The Niro, in uscita sugli store digitali e in vinile venerdì 14 novembre 2025 per l’etichetta Esordisco

the niro cover

La Nascita è il nuovo album di inediti del cantautore e polistrumentista romano The Niro, in uscita sugli store digitali e in vinile venerdì 14 novembre 2025 per l’etichetta Esordisco.

11 nuove canzoni, in parte cantate in italiano, altre in inglese, che scattano una fotografia del momento che l’artista sta attraversando e, contestualmente, del periodo complicato che viviamo un po’ tutti, tra conflitti militari e personali, alla ricerca di una nuova speranza.

Una nuova sfida per The Niro che oltre a suonare tutti gli strumenti del disco, per la prima volta si mette alla prova su un suo album come produttore.

Il risultato è un disco prezioso, in cui si avverte chiaramente la cura che The Niro ha messo in ogni singola nota.

Una voce inconfondibile che viene avvolta da suoni morbidi e raffinati, in equilibrio perfetto, in cui gli strumenti acustici vengono amalgamati dall’uso consapevole dell’elettronica light, mai eccessivo e sempre funzionale al timbro complessivo del brano.

Anche l’uso alternato delle lingue italiana e inglese è sempre adeguato al senso e all’emozione che ogni brano vuole comunicare e contribuisce alla varietà dei toni che attraversano il disco, in cui si intrecciano tematiche personali e pubbliche, e in cui spesso il confine tra esse sfuma.

11 nuovi brani che The Niro racconta così:

La Nascita.

Il titolo già dice molto di questo mio quinto album di inediti.

I primi tre li avevo cantati in inglese; il quarto e il quinto in italiano.

Questo album è libero da ogni schema; ci sono infatti brani in inglese e in italiano. Questo però non significa che non abbia scelto con totale consapevolezza i brani che sono entrati a far parte del disco.

Ogni canzone è la fotografia di un momento che ho vissuto, quasi sempre in prima persona.

Tutto è ruotato intorno al brano La Nascita, un viaggio nel passato fino a ritrovare la mia esistenza priva di errori. È un brano che mi commuove sempre, sia quando lo ascolto che quando lo canto dal vivo; tocca delle corde interiori che non mi lasciano scampo.

È l’ouverture dell’album, ed è seguito da Nessun Rimpianto, che racconta la mia perpetua necessità di conoscere il mondo. Nella ricerca di qualcosa di nuovo a volte scelgo strade sbagliate; l’ho sempre preferito al restare fermo.

So Odd, in italiano “Così strano” racconta di quanto a volte mi senta inadeguato ad affrontare le difficoltà, ma è anche un autoinvito a non restare incastrato nella malinconia, nel passato. Ci si rialza sempre, in un modo o nell’altro.

Bergman fotografa l’assenza di empatia che ultimamente ho riscontrato sempre più spesso intorno a me. È un po’ lo specchio di questi tempi bui. A volte anch’io mi sono sentito così: capace di ferire il prossimo senza rendermene conto; per questo non mi sono sottratto dal cantarlo in prima persona.

My Desires è la conseguenza di questa presa di coscienza; la solitudine come scelta per non far soffrire chi è accanto a me. Un isolamento che mi è servito, anche per realizzare questo album.

Prima però c’è Tarantola: è l’unico brano che ho scritto mosso dal sentimento della rabbia; per questo è la canzone di cui ho meno voglia di parlare. Dopo la prima metà il brano cambia lingua, passando dall’italiano all’inglese, e vengono capovolti i ruoli di vittima e carnefice; questo perché ho desiderato fortemente ribaltare quei ruoli, anche se poi ho semplicemente rotto la ruota.

Sottrarsi alla tossicità è l’unico modo per rinascere.

I have a dream parla del sogno di far rivivere ideali di bellezza e di fratellanza fra gli uomini. Il titolo richiama Martin Luther King; il brano è ispirato alla sua vita.

Ho scritto Borderline ispirandomi ad alcune figure che ci attraversano la vita come comparse ostinate. Si aggirano ovunque, nella vita privata come nei palazzi del potere, in famiglia come nei telegiornali. Figure stabili nell’arte di negare l’evidenza, di mentire senza avvertirne il peso. Immuni al dubbio, al senso di colpa, alla minima incrinatura interiore. A loro, ho voluto dedicare un anti-inno. Un piccolo trofeo d’onore all’assenza di vergogna. E così Borderline suona come una risata leggera tra le macerie. Un ritornello da fischiettare mentre il mondo, senza più imbarazzo, si gira dall’altra parte.

Amsterdam. Durante un viaggio nella città olandese m’imbattei in una scena potente: una donna, in una delle vetrine a luci rosse usate dalle sex workers per ricevere clienti, aveva incantato i turisti esibendosi in una performance di pole-dance. Il ricordo di quell’esperienza si è fatto vivo anni dopo nella mia mente; così la musica.

Ulisse è strettamente collegato a La Nascita. Dov’è il porto sicuro in cui riposarsi dalle difficoltà della vita? Non lo so ancora, ma vorrei tanto trovarlo.

Rainy Days è la conclusione di questo album: sogno giornate soleggiate così belle dove possa di sole per vivere all’aperto. E come un marinaio il vento soffierà sul mio petto.

L’album è stato realizzato a casa mia, in solitudine. Ho suonato ogni nota di questo disco; è stato un viaggio pieno di dolore e bellezza. Come la vita.

Ne vado molto fiero e spero possa fare breccia nei vostri cuori.

 

***

 

TRACKLIST

LA NASCITA 

  1. La Nascita
  2. Nessun rimpianto
  3. So Odd
  4. Bergman
  5. My desires
  6. Tarantola
  7. I have a dream
  8. Borderline
  9. Amsterdam
  10. Ulisse
  11. Rainy Days