Dopo il primo capitolo del concept Ego Sustainability, l’artista e autrice pontina Elisa Chiatti torna, a distanza di un mese, con “Dimming”
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Dopo il primo capitolo del concept Ego Sustainability, l’artista e autrice pontina Elisa Chiatti torna, a distanza di un mese, con “Dimming”, un brano che nasce da un’esperienza personale di profonda oscurità e di ricerca di senso: un percorso introspettivo che affronta il rapporto fragile e complesso con se stessi.
Il titolo “Dimming” – letteralmente “affievolirsi” – racconta la sensazione di spegnersi lentamente, di perdere luce e contorni, ma anche la possibilità di riconoscere quella condizione e accettarla come parte del proprio percorso umano. Il brano nasce dal confronto diretto con la depressione e con il pensiero di non voler più esistere. È una confessione lucida, ma anche un atto di resistenza emotiva: la scelta di trasformare il dolore in parola e la vulnerabilità in forza.
Tra sonorità elettroniche e atmosfere intime, Dimming si muove come un respiro profondo, in un equilibrio fragile tra dolore, consapevolezza e resa. La produzione, essenziale e sospesa, lascia spazio alla voce e al testo, che diventano il centro di un racconto personale e universale allo stesso tempo.