Diabete e disfunzioni sessuali: una prospettiva attuale


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Oggi il diabete colpisce milioni di persone in Italia, causando spesso complicazioni che vanno oltre la gestione della glicemia. Una di queste è la disfunzione sessuale che può avere un impatto negativo sulle relazioni e sul benessere personale.

Nel 2024, circa 5 milioni di adulti italiani di età compresa tra i 20 e i 79 anni convivono con il diabete, corrispondenti a circa il 7,7% di tale fascia d’età. Questo dato colloca l’Italia al quarto posto in Europa per numero di adulti affetti da questa patologia, evidenziandone l’impatto significativo sulla salute pubblica. La disfunzione sessuale, che include l’impotenza negli uomini e la riduzione dell’eccitazione nelle donne, è un effetto collaterale comune ma poco discusso del diabete. Ciò è dovuto al modo in cui l’iperglicemia danneggia i nervi e i vasi sanguigni nel tempo.

Il peso del diabete in Italia oggi

Il diabete è una preoccupazione crescente in Italia, alimentata da fattori quali l’invecchiamento della popolazione, l’obesità e i cambiamenti dello stile di vita. Esistono due tipi principali di diabete: il tipo 1, che di solito insorge nell’infanzia e comporta l’incapacità dell’organismo di produrre insulina, e il tipo 2, che si sviluppa più tardi ed è legato all’insulino-resistenza. Il tipo 2 rappresenta la maggior parte dei casi in Italia. Dati recenti mostrano che 1,4 milioni di persone con diabete (il 28,5% circa) non sono ancora state diagnosticate, il che significa che molte vivono con questa condizione senza saperlo. Questo ritardo può portare a complicazioni che influenzano anche la salute sessuale.

I tassi di diabete variano a livello regionale, con una prevalenza più alta nel Sud rispetto al Nord, spesso a causa delle differenze nell’alimentazione, nell’attività fisica e nell’accesso alle cure sanitarie. Il Piano Nazionale Diabete italiano mira a migliorare la prevenzione e la gestione della malattia attraverso iniziative di salute pubblica. Tuttavia, l’impatto economico è considerevole: l’Italia spende circa 13,2 miliardi di euro all’anno per l’assistenza sanitaria legata al diabete, corrispondenti a circa 2.635 euro per persona. Guardando al futuro, le proiezioni suggeriscono che il numero di casi potrebbe stabilizzarsi o diminuire leggermente fino a 4,7 milioni entro il 2050, grazie a una maggiore consapevolezza e a trattamenti migliori. Tuttavia, la prevalenza potrebbe aumentare fino al 9,2% a causa dell’invecchiamento della popolazione.

Il diabete non incide solo sulla salute fisica, ma può anche causare stanchezza e depressione, che possono avere un impatto indiretto sull’intimità. Per molte persone, gestire quotidianamente la malattia (monitorando la glicemia, assumendo farmaci e seguendo una dieta) può essere fonte di stress e avere un impatto sulle relazioni personali. Tuttavia, la disfunzione sessuale rimane spesso nascosta a causa dello stigma o dell’imbarazzo e solo una piccola parte delle persone colpite cerca aiuto.

Il collegamento

Il diabete danneggia il sistema vascolare e nervoso, fondamentali per la funzione sessuale. Alti livelli di zucchero nel sangue danneggiano i piccoli vasi sanguigni e i nervi, riducendo il flusso sanguigno e la sensibilità nella zona genitale. Negli uomini, il diabete è spesso causa di disfunzione erettile (DE), che rende difficile raggiungere o mantenere l’erezione. Nelle donne, invece, può causare una diminuzione della lubrificazione vaginale, una riduzione del desiderio sessuale e rapporti sessuali dolorosi, noti collettivamente come disfunzione sessuale femminile (DSF).

Altri fattori possono peggiorare la situazione. Un controllo glicemico scarso, indicato da alti livelli di HbA1c, peggiora questi problemi accelerando il danno ai nervi e ai vasi sanguigni. La sindrome metabolica, che include ipertensione, colesterolo alto e obesità, spesso accompagna il diabete di tipo 2 e aumenta ulteriormente il rischio. Anche i fattori psicologici, come l’ansia o la depressione derivanti dalla convivenza con una malattia cronica, possono avere un ruolo, creando un circolo vizioso in cui i problemi sessuali peggiorano il disagio emotivo.

In Italia, come in altri Paesi, il diabete di tipo 2 è la principale causa di disfunzione sessuale, soprattutto tra gli anziani. Gli studi dimostrano che gli uomini con diabete hanno una probabilità da 3,5 a 5 volte maggiore di soffrire di DE rispetto a quelli che non ne sono affetti. Per le donne, la probabilità di soffrire di DSF è circa 2,27 volte superiore nel diabete di tipo 1 e 2,49 volte superiore nel diabete di tipo 2 rispetto alle donne non diabetiche. Sebbene questi meccanismi non siano esclusivi dell’Italia, l’invecchiamento demografico del Paese (con un’alta percentuale di diabetici oltre i 65 anni) rende questo problema particolarmente rilevante.

Statistiche chiave e impatto nel mondo reale

I dati dipingono un quadro drammatico della diffusione di questo problema. Nel complesso, la disfunzione sessuale colpisce circa il 52,5% delle persone con diabete, con tassi più elevati nel diabete di tipo 2 (66,3%) rispetto a quello di tipo 1 (37,5%). La prevalenza della DE tra gli uomini con diabete di tipo 2 è di circa il 66,3%, mentre l’incidenza annuale tra gli uomini diabetici italiani è di 68 nuovi casi ogni 1.000 anni-persona, più del doppio rispetto al tasso riscontrato nella popolazione generale. Uno studio recente ha rilevato che due terzi degli uomini diabetici soffrono di disfunzione erettile, evidenziandone la prevalenza.

Anche le donne affrontano sfide simili, anche se la ricerca in questo ambito è meno approfondita. Nel diabete di tipo 2, la prevalenza della DSF è del 68,6%, con problemi specifici quali la riduzione del desiderio, che colpisce il 64% delle donne, i problemi di lubrificazione, che colpiscono il 70%, e le difficoltà a raggiungere l’orgasmo, che colpiscono il 50%. Nel diabete di tipo 1, la prevalenza è del 36,4%, rispetto al 5,2% delle donne sane, con un rischio relativo di 2,4. Sebbene fattori quali un BMI più elevato e le complicanze del diabete contribuiscano a questo dato, il controllo glicemico rimane fondamentale.

Queste statistiche riflettono le sfide della vita reale: circa un terzo dei pazienti diabetici riferisce problemi sessuali che incidono sulla qualità della loro vita. Ciò può portare a depressione, rottura dei rapporti e diminuzione dell’autostima. In Italia, la sottodiagnosi è comune, con solo il 19% che cerca cure a causa di tabù culturali o mancanza di consapevolezza. Questo silenzio impedisce a molte persone di cogliere l’opportunità di interventi che potrebbero aiutarle.

Affrontare il problema: gestione e speranza

La buona notizia è che la disfunzione sessuale nel diabete può essere gestita, spesso attraverso una combinazione di cambiamenti dello stile di vita, farmaci e sostegno. Le linee guida italiane della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale (SIAMS) raccomandano di sottoporre tutti i pazienti diabetici a screening per la DE, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce. Ottimizzare il controllo della glicemia è fondamentale, in quanto una migliore gestione glicemica può ridurre il rischio di DE del 30-50% e migliorare la funzione sessuale complessiva.

Lo stile di vita gioca un ruolo significativo. Un’attività fisica regolare, come almeno 40 minuti di esercizio moderato quattro volte alla settimana, insieme a una dieta mediterranea ricca di frutta, verdura e grassi sani, può prevenire o alleviare i sintomi. La perdita di peso è particolarmente importante per le persone obese e la chirurgia bariatrica ha dimostrato di risolvere i problemi sessuali in molti casi. Anche smettere di fumare e limitare il consumo di alcol può essere d’aiuto.

Per gli uomini, gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i), come il sildenafil e il tadalafil, rappresentano il trattamento standard e sono efficaci nel 70% dei casi, se combinati con la consulenza psicologica. Questi farmaci migliorano il flusso sanguigno e sono sicuri per la maggior parte delle persone, anche se non sono adatti a chi assume determinati farmaci per il cuore. Per chi non risponde a questi trattamenti, le opzioni includono iniezioni, dispositivi a vuoto o impianti. Se il costo è un fattore da considerare, gli uomini possono ricorrere a farmaci generici per la DE, ampiamente disponibili e convenienti.

Approcci simili sono utili anche per le donne. Questi includono il trattamento della secchezza vaginale con lubrificanti o idratanti, la diagnosi e la cura tempestiva delle infezioni e la valutazione di terapie ormonali per i problemi post-menopausali. Il supporto psicologico, come la terapia cognitivo-comportamentale, può aiutare a combattere la depressione e i problemi di immagine corporea, che sono fattori determinanti.

Il sistema sanitario pubblico italiano sostiene l’assistenza integrata, con endocrinologi e andrologi che collaborano tra loro. Le campagne di sensibilizzazione potrebbero incoraggiare più persone a cercare aiuto e la ricerca continua su nuove terapie, come la medicina rigenerativa, offre prospettive promettenti.