Psoriasi, deucravacitinib efficace nelle aree ad alto impatto


Nei pazienti con psoriasi da moderata a grave, il trattamento con deucravacitinib si è dimostrato efficace nel ridurre la gravità della malattia nelle aree ad alto impatto

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Nei pazienti con psoriasi da moderata a grave, il trattamento con deucravacitinib si è dimostrato efficace nel ridurre la gravità della malattia nelle aree ad alto impatto, che includono le sedi genitali, intertriginose, palmoplantari e il cuoio capelluto. Sono i risultati a 24 settimane dello studio tedesco di real-world DELPHIN, presentati al congresso 2025 della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV).

Deucravacitinib è un inibitore orale selettivo della tirosin-chinasi 2 (TYK2), una chinasi coinvolta nella trasduzione del segnale di citochine chiave nella patogenesi della psoriasi. A differenza degli inibitori JAK tradizionali (che agiscono in modo competitivo sul sito catalitico attivo), deucravacitinib agisce in modo allosterico, legandosi al dominio regolatore della pseudokinasi (JH2) di TYK2, che è cataliticamente inattivo. Questo legame stabilizza un’interazione inibitoria tra il dominio regolatore e quello catalitico, impedendo l’attivazione del recettore TYK2 e bloccando la cascata di segnalazione intracellulare.

Questa modalità di azione consente una maggiore selettività, riducendo il rischio di effetti collaterali sistemici, e un’inibizione mirata delle vie infiammatorie coinvolte nella psoriasi, senza interferire con altre chinasi JAK (JAK1, JAK2, JAK3).

Valutazione real-world dell’efficacia di deucravacitinib nella psoriasi moderata-grave
L’efficacia e la sicurezza del farmaco sono state dimostrate in studi precedenti (POETYK PSO-1 (n=666), POETYK PSO-2 (n=1.020) e POETYK LTE (n=1.452).

Nello studio non interventistico DELPHIN, prospettico, multicentrico, attualmente in corso, sono stati arruolati un totale di 560 pazienti a partire da aprile 2023, che saranno seguiti per un periodo massimo di cinque anni.

L’obiettivo dell’analisi ad-interim presentata al congresso era fornire dati real-world relativi all’efficacia del trattamento con deucravacitinib dal basale alla settimana 52 in pazienti tedeschi con psoriasi a placche da moderata a grave, in particolare nei soggetti con coinvolgimento di aree ad alto impatto, che includono le sedi genitali, intertriginose, palmoplantari, ungueali e il cuoio capelluto.

I dati real-world preliminari relativi ai pazienti con psoriasi a placche trattati con deucravacitinib in Germania indicano che una quota significativa presentava coinvolgimento di aree ad alto impatto. Studi precedenti hanno dimostrato che la psoriasi in queste sedi compromette fortemente la qualità della vita, come evidenziato dal DLQI.

Il coinvolgimento di queste aree è stato definito da un punteggio PGA (Physician Global Assessment) ≥1 al basale e il coinvolgimento da moderato a severo da un punteggio PGA ≥3. Gli effetti del trattamento sul prurito sono stati valutati mediante scala numerica (NRS), la qualità della vita tramite il Dermatology Life Quality Index (DLQI) e la gravità della malattia con lo Psoriasis Area and Severity Index (PASI).

Riduzione significativa della gravità della malattia nelle aree ad alto impatto
A giugno 2025, l’analisi intermedia includeva i dati di 542 pazienti trattati. Al basale il punteggio medio PASI era di 13,2, con il 62% dei partecipanti che presentava un punteggio PASI >10. Il punteggio totale DLQI era pari a 12,3, con il 54,1% dei pazienti che riportava un DLQI >10.

Tra i soggetti con coinvolgimento di aree ad alto impatto al basale, le percentuali con coinvolgimento da moderato a grave (PGA ≥3) alla settimana 52 sono diminuite in tutte le sedi:

  • area genitale dal 46,3% all’1,6%
  • area intertriginosa dal 43,3% all’1,3%
  • area palmoplantare dal 47,7% al 6,5%
  • psoriasi del cuoio capelluto dal 60,8% al 3,5%

Efficacia su prurito, coinvolgimento ungueale, qualità di vita e gravità della malattia

  • Dal basale alla settimana 52, il punteggio NRS medio relativo al prurito è diminuito da 5,2 a 1,8 e quello del peggior prurito è sceso da 5,9 a 2,0.
  • Tra i pazienti con coinvolgimento ungueale, il punteggio target (≥1) del Nail Psoriasis Severity Index (NAPSI) è migliorato costantemente, passando da 4,1 a 1,5
  • Il punteggio medio DLQI è diminuito di 9 punti, passando da 12,3 a 3,3
  • La proporzione di pazienti che ha raggiunto un punteggio PASI assoluto ≤3 è aumentata dal 3,7% al basale al 77,5% alla settimana 52.

«I dati real-world preliminari raccolti in Germania su pazienti con psoriasi a placche trattati con deucravacitinib evidenziano che una quota significativa presentava coinvolgimento in aree corporee particolarmente problematiche, sedi nelle quali la malattia compromette in modo rilevante la qualità della vita» ha concluso il relatore Ralph von Kiedrowski della Company for Medical Study & Service (CMSS)-Selters, Westerwald, Germania. «I risultati sull’efficacia suggeriscono che il trattamento con deucravacitinib comporta una riduzione significativa della gravità della malattia in queste aree ad alto impatto, accompagnata da una diminuzione del prurito e da un miglioramento tangibile della qualità di vita dei pazienti».

«In linea con i dati preliminari precedenti dello stesso studio e con uno studio real-world condotto negli Stati Uniti, deucravacitinib ha inoltre ridotto la gravità della malattia a livello sistemico, come misurato dal punteggio PASI» ha aggiunto. «Questi risultati forniscono ulteriori evidenze sull’efficacia di deucravacitinib nella pratica clinica reale, in particolare nelle aree più problematiche, rafforzando ulteriormente il profilo di efficacia del farmaco».

Referenze

von Kiedrowski R et al. Real-world use of deucravacitinib in high-impact areas: interim data from a 5-year, multicenter, prospective study in patients with moderate to severe plaque psoriasis in Germany (DELPHIN). Presented at EADV 2025.