Gilead presenta aggiornamenti sulle proprie iniziative, collaborazioni e nuovi dati scientifici provenienti dai programmi di ricerca e sviluppo sull’HIV
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Gilead presenta aggiornamenti sulle proprie iniziative, collaborazioni e nuovi dati scientifici provenienti dai programmi di ricerca e sviluppo sull’HIV. Le ricerche presentate riflettono l’approccio person-centered dell’azienda e sottolineano l’importanza della partnership con le comunità per contribuire a porre fine all’epidemia di HIV.
Ricerca sulla prevenzione dell’HIV
Espansione della PrEP a popolazioni europee non ancora raggiunte: Saranno presentate le strategie di arruolamento adottate nello studio di Fase 2 PURPOSE 5 (N06513CT312),, condotto in Francia e nel Regno Unito, che valuta la persistenza di lenacapavir somministrato due volte l’anno tra persone che necessitano o desiderano la PrEP ma non hanno mai avuto accesso alle opzioni esistenti. Grazie alla collaborazione con vari gruppi delle community, alla selezione mirata dei siti e a obiettivi di arruolamento specifici per popolazioni sottorappresentate, il team ha raggiunto gli obiettivi di inclusione, definendo un modello per futuri studi sulla prevenzione dell’HIV.
Dati di sicurezza sull’uso concomitante d lenacapavir: Lo studio PURPOSE 2 ha analizzato l’uso di lenacapavir in persone che assumono anche statine (per il colesterolo) e inibitori della PDE-5 (per la disfunzione erettile). I risultati suggeriscono che lenacapavir, come altri inibitori moderati del CYP3A4, può essere somministrato insieme a questi farmaci con monitoraggio e aggiustamento del dosaggio.
Ricerca sul trattamento dell’HIV
Risultati a cinque anni dello studio BICSTaR(NCT03580668): Sono stati analizzati dati real-world a lungo termine relativi a persone con HIV arruolate in Canada, Francia e Germania. I risultati a cinque anni sono coerenti con quelli osservati in numerosi studi clinici di Fase 3 che hanno valutato le risposte al trattamento con bictegravir 50 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir alafenamide 25 mg, B/F/TAF. Nel gruppo di partecipanti allo studio BICSTaR con cinque anni di follow-up nel mondo reale, B/F/TAF ha continuato a dimostrare una soppressione virale sostenuta, un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole e una barriera elevata alla resistenza. Questi benefici sono stati osservati sia in persone naïve al trattamento sia in quelle con esperienza terapeutica, con un elevato carico di comorbidità. I risultati sottolineano l’importanza degli esiti riportati dai pazienti come approccio centrato sulla persona nella ricerca sull’HIV e possono contribuire a comprendere meglio l’impatto sulla qualità della vita correlata alla salute, in particolare sullo stato di salute mentale delle persone con HIV. Queste evidenze potrebbero aiutare a orientare le strategie terapeutiche per questi gruppi.
Profilo demografico dei partecipanti allo studio ARTISTRY-1: Lo studio di Fase 3(NCT05502341) valuta il passaggio da regimi complessi a una combinazione orale giornaliera di lenacapavir e bictegravir. I risultati contestualizzano il bisogno non soddisfatto delle persone che vivono con HIV e che seguono regimi terapeutici complessi, le quali potrebbero trarre beneficio da un regime in compresse singole. A settembre, l’ultimo paziente ha completato la visita della settimana 48 nella parte di Fase 3 dello studio ARTISTRY-1. La lettura dei dati principali relativi all’endpoint primario è prevista entro la fine dell’anno.
Risultati a 96 settimane della combinazione orale settimanale islatravir + lenacapavir: Lo studio di Fase 2 (NCT05052996) mostra che la combinazione consente di mantenere la soppressione virale fino a due anni. Il 100% dei partecipanti ha mantenuto una carica virale non rilevabile (<50 copie/mL). Sono in corso due studi di Fase 3 ISLEND-1 e ISLEND-2
Risultati a 52 settimane della combinazione semestrale lenacapavir + anticorpi neutralizzanti (bNAbs): Lo studio di Fase 2 (NCT05729568) ha dimostrato che la combinazione con teropavimab e zinlirvimab mantiene la soppressione virale ed è ben tollerata. La combinazione in fase di sperimentazione ha il potenziale per diventare il primo regime completo somministrato due volte l’anno. Il trattamento è ora in sviluppo clinico di Fase 3.