Pellet, legna da ardere e cippato: a settembre 2025 prezzi stabili


Pellet, legna da ardere e cippato: a settembre 2025 prezzi stabili e competitivi rispetto a gas e gasolio secondo i dati AIEL

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I dati rilevati da AIEL a settembre confermano che scaldarsi con pellet, legna da ardere e cippato continua a essere una scelta conveniente per le famiglie italiane.

Prezzo del pellet stabile con un leggero aumento

Il prezzo medio nazionale del pellet certificato ENplus® A1 si è attestato nel mese a 5,6 euro per sacco da 15 kg, con un leggero aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a circa 0,40 euro a sacco. Si tratta di una variazione contenuta, legata all’avvio della stagione termica, che non modifica la sostanziale stabilità dei prezzi e non intacca la competitività di questa fonte energetica rinnovabile.

Produrre 1 MWh di energia utilizzando pellet ENplus® A1 richiede infatti circa 208 kg di combustibile, equivalenti a 14 sacchi da 15 kg. Il costo stimato per questa quantità di energia è di 79 €/MWh, un valore nettamente più vantaggioso rispetto al gas naturale, che costa 105 €/MWh, e al gasolio da riscaldamento, che raggiunge i 139 €/MWh. Il pellet si conferma quindi una risorsa per garantire risparmi significativi in bolletta – pari al 25% rispetto al gas e al 43% rispetto al gasolio.

Pellet in autobotte: soluzione pratica e conveniente

Per quanto riguarda il pellet distribuito in autobotte, il prezzo medio nazionale a settembre 2025 è risultato pari a 393 €/t, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il valore corrispondente in energia primaria è di circa 82 €/MWh. Anche in questo caso, il pellet sfuso mantiene un buon margine di convenienza, in particolare nelle aree non servite dal metano, e si conferma una soluzione efficace per il riscaldamento di abitazioni e condomini.

In calo i prezzi della legna da ardere

Anche la legna da ardere si conferma un combustibile competitivo. Considerando che per produrre 1 MWh di energia termica sono necessari circa 270 kg di legna secca A1, il costo dell’energia primaria ottenuta con questo combustibile si aggira attorno ai 60 €/MWh. Prendendo come esempio un appartamento con consumo annuo medio di 10 MWh, la spesa complessiva per il riscaldamento con legna da ardere è di circa 570 euro, contro i 1.060 richiesti dal gas naturale e i 1.350 del gasolio. Un risparmio del 46% rispetto al gas e del 58% rispetto al gasolio, a fronte di un combustibile rinnovabile e facilmente reperibile a livello locale.

Il prezzo della legna varia in funzione della classe di qualità, del confezionamento (bancali o sfusa) e del grado di stagionatura. La stagionatura corretta della legna, che consente di portare il contenuto idrico sotto il 20%, resta una caratteristica fondamentale per garantire un buon rendimento termico e ridurre le emissioni.

Prezzi stabili e risparmi elevati con il cippato

Il cippato di legno, infine, si conferma il biocombustibile più economico per la produzione di energia termica. A settembre 2025, il prezzo medio nazionale del cippato in Classe A1 è in leggero calo a 136 €/t (-1,3%), valore che corrisponde a 33 €/MWh. Rispetto ai combustibili fossili, il risparmio è evidente: per una bifamiliare che consuma 20 MWh l’anno, il costo del riscaldamento a cippato si aggira sui 660 euro, contro i 2.100 circa del gasolio e i 2.100 del gas naturale, con una riduzione del 68% e del 76% rispettivamente.

Il prezzo del cippato è influenzato da fattori quali l’umidità residua, la pezzatura e i costi di trasporto, che possono incidere da 20 a 50 euro a tonnellata. Tuttavia, la filiera locale e la disponibilità di materia prima sul territorio consentono di mantenere una buona stabilità dei prezzi.

In una fase storica in cui la povertà energetica pone sfide sempre più urgenti e le famiglie sono alle prese con l’aumento dei costi non solo energetici, i biocombustibili legnosi continuano a dare una risposta sostenibile ed economicamente vantaggiosa. Inoltre, scegliere legna, pellet o cippato non significa solo risparmiare, ma anche rendere più accessibile e inclusiva la transizione energetica e la decarbonizzazione.