Dopo la Brexit, il Regno Unito ha ridefinito completamente le proprie regole d’immigrazione, introducendo un sistema a punti ispirato ai modelli australiano e canadese. Al centro di questo sistema si trova lo UK Skilled Worker Visa, il principale canale per i lavoratori qualificati che desiderano trasferirsi oltremanica per motivi professionali. Si tratta di un visto che consente di vivere e lavorare legalmente nel Paese, a condizione di soddisfare criteri precisi in termini di competenze, retribuzione e sponsorizzazione da parte di un datore di lavoro autorizzato.
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Cos’è lo UK Skilled Worker Visa e chi può richiederlo
Lo Skilled Worker Visa è il permesso di lavoro destinato a cittadini non britannici o non irlandesi che intendono svolgere un impiego qualificato nel Regno Unito. È una delle vie più rapide e stabili per ottenere la residenza lavorativa nel Paese, poiché permette di restare fino a cinque anni e di rinnovare la permanenza, con la possibilità, dopo questo periodo, di richiedere la settlement, ovvero la residenza permanente.
Per poter fare domanda, è necessario avere un’offerta di lavoro da un datore di lavoro britannico che possieda una licenza di sponsor rilasciata dal Home Office. Il ruolo offerto deve rientrare tra quelli considerati idonei – generalmente lavori a medio o alto livello di qualificazione – e deve garantire una retribuzione minima stabilita dalle autorità, che varia a seconda della professione e del livello di esperienza.
Il sistema a punti e i requisiti di eleggibilità
Il sistema di immigrazione britannico si basa su un meccanismo a punti, che misura l’idoneità del richiedente sulla base di diversi criteri. Per ottenere il visto, è necessario raggiungere un totale minimo di 70 punti. I punti vengono assegnati per fattori obbligatori, come l’offerta di lavoro da parte di uno sponsor autorizzato, il livello di competenza della posizione (Skill Level), la conoscenza della lingua inglese, e per elementi aggiuntivi come il livello salariale o la presenza di competenze specifiche richieste.
Il salario rappresenta uno dei parametri più significativi: per la maggior parte delle posizioni, la soglia minima si aggira intorno alle £38.700 all’anno (aggiornata al 2024-2025), anche se per alcune professioni carenti o nel settore sanitario e dell’istruzione sono previste eccezioni.
Inoltre, il richiedente deve dimostrare una conoscenza sufficiente della lingua inglese, attestata tramite test riconosciuti come IELTS o Trinity College, oppure attraverso un titolo di studio conseguito in inglese.
Il ruolo del datore di lavoro sponsor
Il datore di lavoro riveste un ruolo fondamentale nel processo di richiesta. Solo le aziende registrate come licensed sponsors possono assumere lavoratori stranieri con questo tipo di visto. Lo sponsor è tenuto a verificare che il ruolo offerto soddisfi i requisiti minimi previsti, a rilasciare il Certificate of Sponsorship (CoS) – un documento digitale che contiene tutte le informazioni sull’impiego – e a mantenere aggiornate le comunicazioni con il Ministero dell’Interno britannico durante tutto il periodo di validità del visto.
Questa responsabilità implica anche la necessità per l’azienda di rispettare stringenti norme in materia di immigrazione, assicurando che il lavoratore svolga effettivamente l’attività dichiarata e che le condizioni di lavoro siano conformi alle leggi locali.
Come presentare la domanda e i documenti richiesti
La domanda per lo Skilled Worker Visa si effettua online sul sito ufficiale del GOV.UK. Prima di iniziare, è necessario avere il Certificate of Sponsorship e tutti i documenti di supporto, tra cui il passaporto valido, la prova di conoscenza della lingua inglese e la dimostrazione della disponibilità economica minima per sostenersi all’arrivo.
In alcuni casi è richiesta anche la certificazione sanitaria tuberculosis test, obbligatoria per i cittadini provenienti da determinati Paesi. Dopo l’invio della domanda e il pagamento delle tasse consolari e dell’Immigration Health Surcharge (che consente l’accesso al sistema sanitario britannico), il richiedente viene convocato per la registrazione dei dati biometrici e, se approvato, riceve il visto in formato digitale.
I tempi medi di elaborazione variano da due a otto settimane, a seconda del Paese di provenienza e della completezza della documentazione presentata.
Pianificare il trasferimento e la logistica del trasloco
Ottenere il visto è solo il primo passo. Una volta approvato, il lavoratore deve organizzare il trasferimento nel Regno Unito, considerando aspetti pratici come la ricerca dell’alloggio, l’apertura di un conto bancario locale e la registrazione presso il sistema sanitario. In questa fase è altrettanto importante gestire la fase del trasloco in Inghilterra e le pratiche burocratiche, affidandosi a operatori specializzati nel trasporto internazionale di beni per evitare imprevisti o ritardi.
Un trasloco professionale consente di pianificare in modo efficiente il trasferimento dei propri effetti personali, rispettando le normative doganali e le tempistiche legate all’ingresso nel Paese.