Gennaro Fasano: 35 anni di palchi, TV e navi da crociera. Con “Noi Due” riporta al centro chi è rimasto fuori da tutto. L’arrangiamento è affidato a Rossano Eleuteri
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C’è una generazione di musicisti che sembra essere invisibile al mercato, eppure continua a pubblicare, a suonare nei locali, ad auto-produrre. Mentre l’industria tende a considerare gli under 25 virali su TikTok, c’è chi non ha mai smesso di vivere la musica, senza pensare ai numeri né agli algoritmi.
Che fine hanno fatto gli artisti adulti? Cosa succede a chi persevera, ma resta fuori da tutto?
Dentro questa narrazione c’è la storia di Gennaro Fasano, 58 anni, pugliese, che dopo una vita passata sui palchi – dalle navi da crociera ai festival con Franco Califano, Ron, Fiordaliso e gli O.R.O. – rilancia il suo percorso con “Noi Due”, il nuovo singolo edito da Monocroma. Un debutto discografico che arriva dopo una vita spesa nella musica e che lo ha visto recentemente anche protagonista della prima puntata della dodicesima edizione di Tu sì que vales su Canale 5.
«Ho sempre creduto che la musica non fosse questione di età, ma di verità – racconta Fasano –. Ho cantato nei piano-bar e nei villaggi turistici, ho fatto tournée come tastierista e corista, ma non ho mai smesso di scrivere. Oggi pubblico “Noi Due” e sento che, nonostante tutto, la mia voce ha ancora un posto.»
Con “Noi Due”, Fasano sceglie una ballata semplice, per raccontare un amore che dura, resiste. «Non siamo un esame, l’amore rimane», canta. È una canzone romantica, sì. Ma anche un modo di restare nel tempo, senza rincorrere nient’altro. Nient’altro se non l’urgenza di dire quello che ha imparato vivendo. E di raccontare una storia che vale ancora la pena di essere cantata.