Il nuovo brano di Martin Basile “NPC” usa una metafora presa dal mondo dei videogiochi per lanciare un profondo messaggio sull’individualità e sulla lotta contro il conformismo
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Il titolo, acronimo di Non-Player Character (personaggio non giocante), evoca l’immagine di chi si muove e agisce seguendo un copione pre-programmato, senza libero arbitrio. Martin Basile, con la sua inconfondibile scrittura, trasforma questo concetto in un inno per tutti coloro che si sentono intrappolati in una routine prestabilita.
Il testo è costruito come una fuga narrativa: un uomo inseguito da un misterioso pedinatore, simbolo delle aspettative e delle convenzioni sociali. La svolta arriva quando l’artista rifiuta la sua “missione” e attraversa una frontiera invisibile, scoprendo che l’inseguitore non è che una versione non evoluta di sé stesso: “è chi sarei diventato fossi ancora incastrato a quel livello.” Un potente invito a rompere i muri invisibili del conformismo.
A livello musicale, “NPC” è un esperimento di fusione sonora: unisce l’energia hip hop boom bap/lo-fi del producer Loris Mils (membro di Midnight Espresso, collettivo di cui fa parte anche Martin Basile con lo pseudonimo NTRLY) con le sonorità inaspettate e la chitarra rock del virtuoso Francesco Repetto, chitarrista della band di Martin Basile. Questa miscela sonora sottolinea la tensione tra la base ritmica e la ribellione creativa.
“NPC” è il brano perfetto per chi cerca musica che non sia solo intrattenimento, ma un vero e proprio spunto di riflessione.