Con la nuova “Aktivrente”, il governo Merz vuole trasformare i pensionati in risorsa economica e riempire i buchi di manodopera: chi lavora guadagnerà fino a 2.000 euro esentasse
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In Germania la pensione non è più un traguardo: è un’opzione. Con la nuova “Aktivrente”, il governo Merz vuole trasformare i pensionati in risorsa economica: dal 1° gennaio, chi avrà superato i 67 anni potrà guadagnare fino a 2.000 euro al mese esentasse oltre alla pensione, a patto di continuare a lavorare. L’obiettivo è chiaro: riempire i buchi di manodopera e dare una scossa a un’economia che da tre anni galleggia nella stagnazione più elegante d’Europa.
Il cancelliere Friedrich Merz ha presentato il piano come parte del suo “autunno di riforme”: meno burocrazia, più lavoro, e soprattutto più contribuenti. “Mantenere esperienza e conoscenza nelle aziende”, recita il disegno di legge, “aumentando occupazione, crescita e entrate pubbliche”.
I beneficiari dovranno comunque pagare i contributi previdenziali – insieme ai datori di lavoro – così da alleggerire i sistemi sanitario e pensionistico. Ma non tutti sono invitati alla festa: niente bonus per funzionari pubblici, artigiani, autonomi e agricoltori, esclusione che l’Istituto tedesco per l’economia (IW) definisce “ingiusta e arbitraria”.
Sul fronte dei conti, il governo prevede un costo di 900 milioni di euro l’anno, ma gli economisti alzano la posta a 1,9 miliardi. Berlino però scommette che l’investimento si ripagherà da solo nel giro di tre anni, grazie a maggiore crescita e contributi extra.
In cambio, promette anche un ritorno “sociale”: valorizzare gli anziani, ridare loro un ruolo e – parole del Ministero delle Finanze – “sostenere psicologicamente chi ama lavorare anche dopo i 67 anni”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)