Carcinoma a cellule di Merkel, Agenzia italiana del farmaco rimborsa retifanlimab nelle forme localmente avanzate non resecabili
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L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato la determinazione che inserisce retifanlimab (nome commerciale Zynyz) anticorpo monoclonale anti-PD-1, in classe H ai fini della rimborsabilità.
Il farmaco è rimbirsato SSN in monoterapia per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma a cellule di Merkel (MCC) recidivato localmente avanzato non resecabile né candidabile a radioterapia.
E’ stato inserito in classe H, riservata all’uso ospedaliero.
Si tratta di un’importante opzione terapeutica per una neoplasia cutanea rara e aggressiva, caratterizzata da una prognosi sfavorevole e da limitate alternative di trattamento, soprattutto nei casi non suscettibili di chirurgia o radioterapia.
Dati clinici alla base dell’approvazione
L’autorizzazione si fonda sui risultati dello studio multicentrico POD1UM-201, che ha valutato retifanlimab in pazienti con MCC metastatico o localmente avanzato non trattato in precedenza.
Nel trial, il farmaco ha mostrato un tasso di risposta obiettiva del 54,5% e una durata di risposta prolungata, con un profilo di tollerabilità coerente con altri inibitori di PD-1.
L’approvazione, inizialmente concessa in forma accelerata negli Stati Uniti nel 2023, si basa su questi risultati, in attesa di conferma del beneficio clinico in studi successivi.
Il carcinoma a cellule di Merkel
Il carcinoma a cellule di Merkel è un tumore cutaneo raro ma altamente aggressivo, che origina dalle cellule neuroendocrine della cute.
Si manifesta tipicamente come un nodulo solido, indolore, a crescita rapida, spesso localizzato su aree fotoesposte (viso, collo, arti). Colpisce più frequentemente pazienti anziani o immunocompromessi.
L’eziologia è multifattoriale: la maggior parte dei casi è correlata all’infezione da Merkel cell polyomavirus (MCPyV), mentre un ruolo importante è svolto anche dall’esposizione cronica ai raggi UV e dall’immunosoppressione.
Data la tendenza alla metastatizzazione precoce e le limitate opzioni terapeutiche tradizionali, l’introduzione di immunoterapie come retifanlimab rappresenta un passo avanti significativo nella gestione di questa patologia rara e ad alto bisogno clinico.