Violenze al corteo Pro Pal a Udine: feriti due giornalisti


A Udine corteo pro Palestina prima di Italia-Israele: scontri con la polizia, feriti due giornalisti. Lanci di lacrimogeni e idranti

scontri udine

Momenti di tensione a Udine, dove ieri pomeriggio si è svolto un corteo pro Palestina organizzato dal Comitato Udine per la Palestina, con la Comunità palestinese del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e oltre 300 sigle tra collettivi, associazioni e movimenti.

In piazza della Repubblica si sono radunate oltre ottomila persone secondo la questurapiù di quindicimila secondo gli organizzatori, a poche ore dalla partita Italia-Israele valida per le qualificazioni mondiali.

GLI SCONTRI

Per circa due ore la manifestazione si è svolta senza incidenti, ma la tensione è salita all’arrivo del corteo in piazza Primo Maggio, punto finale del percorso partito alle 18.15. Un gruppo di manifestanti ha sfondato il cordone di sicurezza del servizio d’ordine del comitato cercando il contatto con le forze dell’ordine. La polizia ha risposto lanciando lacrimogeni di avvertimento e utilizzando gli idranti.

Secondo quanto riferito dal questore di Udine, “un centinaio di manifestanti ha attaccato con violenza i mezzi delle forze dell’ordine, costringendoci a replicare con l’utilizzo degli idranti e dei lacrimogeni. Abbiamo dovuto effettuare cariche di alleggerimento per riprendere il controllo della piazza”.

GIORNALISTI FERITI

Durante gli scontri, un giornalista di un’emittente locale è rimasto ferito alla testa da un sasso ed è stato trasportato in ospedale. Altri operatori dei media sono stati aggrediti mentre seguivano la manifestazione. “Anche Elisa Dossi, giornalista di Rainews24, è stata ferita ad una gamba”, si legge sul sito della testata giornalistica.

LA MANIFESTAZIONE

Gli organizzatori hanno ribadito il proprio dissenso rispetto al trattato di pace firmato a Sharm el-Sheikh, scandendo lo slogan: “Il primo giorno di pace sarà l’ultimo giorno di occupazione”.

A presidiare le vie del centro, oltre mille uomini tra polizia e carabinieri, con l’obiettivo di evitare infiltrazioni violente.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)