“Linea Verde Italia” torna a raccontare le bellezze del nostro Paese con un nuovo viaggio tra Oristano e il Sinis condotto da Monica Caradonna e Tinto
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“Linea Verde Italia” torna a raccontare le bellezze del nostro Paese con un nuovo viaggio condotto da Monica Caradonna e Tinto. La destinazione della puntata in onda su Rai1 sabato 11 ottobre alle 12.30, sarà una terra che incanta e sorprende: Oristano e il Sinis, cuore autentico della Sardegna, sospeso tra identità antiche e sguardi sul futuro.
Un racconto che si snoderà come un mosaico di emozioni: paesaggi senza tempo, archeologia millenaria, tradizioni artigiane, sapori unici e progetti innovativi che custodiscono e reinventano la memoria di un territorio straordinario.
La puntata si aprirà davanti alla Torre di Mariano II, uno dei monumenti simbolo della città di Oristano, per poi immergersi nelle storie di chi ha saputo trasformare saperi popolari e codici medievali in un’eredità viva e contemporanea.
Un racconto che si snoderà come un mosaico di emozioni: paesaggi senza tempo, archeologia millenaria, tradizioni artigiane, sapori unici e progetti innovativi che custodiscono e reinventano la memoria di un territorio straordinario.
La puntata si aprirà davanti alla Torre di Mariano II, uno dei monumenti simbolo della città di Oristano, per poi immergersi nelle storie di chi ha saputo trasformare saperi popolari e codici medievali in un’eredità viva e contemporanea.
Dal centro urbano alla costa, il viaggio approderà dove la laguna incontra il mare: qui scienza e tradizione si intrecciano in percorsi di tutela della biodiversità e di rinascita delle specie autoctone. Protagonista assoluto, l’“oro di mare”, ovvero la bottarga di muggine di Cabras, eccellenza riconosciuta e Presidio Slow Food.
Ma il Sinis non è solo mare. Le telecamere di Linea Verde Italia ci guideranno tra parchi urbani e paesaggi archeologici, fino a un materiale che brilla di storia: l’ossidiana, l’“oro di terra”, capace di raccontare millenni e di trasformare la natura in patrimonio condiviso.
Non mancheranno le contaminazioni creative: i conduttori andranno alla scoperta di un laboratorio che unisce natura e l’arte fotografica antica dell’800, la cianotipia, per far conoscere il territorio e la costa. Spazio naturalmente anche alla gastronomia, che si fa racconto di identità e cooperazione, tra ricette tradizionali e nuove interpretazioni delle eccellenze locali.
Non mancheranno le contaminazioni creative: i conduttori andranno alla scoperta di un laboratorio che unisce natura e l’arte fotografica antica dell’800, la cianotipia, per far conoscere il territorio e la costa. Spazio naturalmente anche alla gastronomia, che si fa racconto di identità e cooperazione, tra ricette tradizionali e nuove interpretazioni delle eccellenze locali.
A chiudere la puntata, un luogo sacro della civiltà nuragica: un incontro tra architettura, spiritualità e musica che restituisce la voce profonda di una cultura capace di parlare al presente con la forza delle sue radici.