Mieloma multiplo: Belantamab Mafodotin efficace in monoterapia


Belantamab mafodotin-blmf ha dimostrato attività clinica promettente e un profilo di sicurezza gestibile come monoterapia nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario

Mieloma multiplo, Fda approva la terapia CAR-T idecabtagene vicleucel

Belantamab mafodotin-blmf ha dimostrato attività clinica promettente e un profilo di sicurezza gestibile come monoterapia nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario (RRMM) pesantemente pretrattati.
I dati provengono dalla parte 1 dello studio di fase 1/2 DREAMM-20, presentati al congresso annuale della International Myeloma Society (IMS).

Risultati preliminari di efficacia
Lo studio ha incluso 18 pazienti trattati con diverse dosi di belantamab (300 mg, 900 mg e 2000 mg). L’overall response rate (ORR) confermato è stato del 28%, con risposte durature in alcuni casi: una durata massima di risposta di oltre 17 mesi (534 giorni) e tre risposte ancora in corso al cut-off. Inoltre, 10 pazienti hanno raggiunto il controllo di malattia (disease control rate 56%), e in tutti i pazienti trattati con le dosi da 900 e 2000 mg si è osservata una riduzione quasi completa dei plasmablasti già dopo la prima somministrazione.
La professoressa Hang Quach (University of Melbourne, St. Vincent’s Hospital) ha sottolineato che «belantamab ha dimostrato un’attività incoraggiante in monoterapia, con risposte durature in una popolazione difficile da trattare, costituita da pazienti triplo-esposti o refrattari».

Disegno dello studio DREAMM-20
Lo studio ha arruolato pazienti ≥18 anni, già sottoposti ad almeno 3 linee di terapia precedenti comprendenti immunomodulanti, inibitori del proteasoma e un anticorpo anti-CD38. I pazienti hanno ricevuto belantamab in somministrazione endovenosa ai diversi livelli di dose, nei giorni 1 e 15 di ciascun ciclo di 28 giorni, fino a progressione di malattia.

L’età mediana era di 76 anni (range 42–86), metà dei pazienti erano donne e la maggioranza presentava malattia ISS stadio I, senza localizzazioni extramidollari. Il numero mediano di linee precedenti era 4,5; il 94% era triplo-esposto e il 6% addirittura penta-refrattario.

Sicurezza e tollerabilità
Il profilo di tollerabilità si è rivelato gestibile, senza eventi dose-limitanti né interruzioni dovute a tossicità correlata al farmaco. Eventi avversi (AEs) di qualsiasi grado si sono verificati nel 94% dei pazienti, mentre eventi di grado ≥3 si sono osservati nel 72%.
Gli eventi più frequenti correlati al trattamento (TRAEs) sono stati: reazioni da infusione (22%), neutropenia (22%), anemia (17%), visione offuscata (11%) epiastrinopenia (11%).
Gli eventi oculari, storicamente una criticità per belantamab, in questo studio si sono presentati solo come reperti incidentali e non correlati al trattamento. Non sono stati riportati eventi fatali.

Prospettive
I risultati di DREAMM-20 suggeriscono che belantamab mafodotin potrebbe rappresentare una opzione terapeutica in monoterapia per pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario fortemente pretrattati. Ulteriori fasi dello studio valuteranno la molecola anche in combinazione con altri farmaci per consolidarne il ruolo nelle linee di trattamento future.

Bibliografia
Quach H, Augustson B, Barton L, et al. Belantamab for the treatment of multiple myeloma: results from part 1 of the first-in-human phase 1/2 DREAMM-20 trial. Presentato al 22nd Annual International Myeloma Society Meeting and Exposition; 17–20 settembre 2025; Toronto, Canada. Abstract OA-56.