Il confine tra Italia e Jugoslavia, nel dopoguerra, diviene una profonda ferita nella storia repubblicana. Ne parla l’appuntamento con la serie di Rai Cultura “L’Italia della Repubblica” su Rai Storia
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Il confine tra Italia e Jugoslavia, nel dopoguerra, diviene una profonda ferita nella storia repubblicana. Ne parla l’appuntamento con la serie di Rai Cultura “L’Italia della Repubblica”, con l’introduzione di Paolo Mieli, in onda mercoledì 8 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.
Con il trattato di pace, la Jugoslavia controlla la penisola istriana, mentre il Territorio libero di Trieste viene diviso in due zone, una affidata agli alleati e una controllata dagli jugoslavi. Il capoluogo friulano dovrà aspettare molti anni prima di tornare italiano e in questo tempo, dalla fine del conflitto al memorandum di Londra del 1954, il prezzo della sconfitta nella guerra mondiale viene pagato dagli italiani che vivono queste terre. Sono anche tributi di sangue, come quello versato nella tragedia delle foibe che hanno inghiottito migliaia di persone scrivendo una delle pagine più nere della storia italiana.
C’è poi il triste esodo cui sono stati costretti gli italiani residenti nelle terre di confine passate agli jugoslavi. Ospite in studio, Anna Maria Mori, scrittrice istriana. Intervistata da Michele Astori, aiuterà a comprendere come le vicende del “confine conteso” hanno segnato la vita di chi ha dovuto lasciare per sempre la propria casa. La puntata – di Riccardo Ferrigato – si avvale, inoltre, del contributo degli storici Raoul Pupo e Patrick Karlsen. Ma il racconto darà voce anche ai protagonisti e ai testimoni dell’epoca, in interviste di repertorio delle Teche Rai.