Il Guardian pubblica tutti i nomi dei 18.457 bambini palestinesi uccisi a Gaza


Il Guardian pubblica tutti i nomi dei 18.457 bambini palestinesi uccisi a Gaza: significa uno ucciso ogni ora, ogni giorno, da bombardamenti, artiglieria e colpi d’arma da fuoco

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Alla fine di luglio, le autorità sanitarie di Gaza hanno contato 18.457 bambini tra le vittime palestinesi della guerra. In meno di due anni, significa un bambino ucciso ogni ora, ogni giorno, da bombardamenti, artiglieria e colpi d’arma da fuoco. Le morti raramente avvengono in modo isolato: fratelli, cugini e coetanei vengono spesso colpiti insieme. I medici raccontano che anche le vittime di cecchini o droni armati arrivano spesso in ospedale in gruppo. I bambini costituiscono circa un terzo di tutti i caduti identificati prima della sepoltura.

La lista ufficiale delle vittime, riconosciuta da Nazioni Unite e anche dall’esercito israeliano, è considerata autorevole, ma non esaustiva, scrive il Guardian. Restano fuori migliaia di corpi sepolti sotto le macerie e le vittime indirette: bambini morti per fame, sete o mancanza di cure mediche a causa del blocco imposto da Israele. Secondo i dati locali, almeno 150 bambini sono morti di denutrizione, mentre le carenze di acqua potabile, antibiotici e cure oncologiche hanno aggravato ulteriormente il bilancio.

A ciò si aggiungono i feriti: oltre 40.000 bambini hanno riportato lesioni permanenti, molti con amputazioni. Gaza è oggi la regione con il più alto numero di bambini amputati al mondo.

Organizzazioni per i diritti umani, studiosi e una commissione ONU hanno parlato apertamente di genocidio, richiamando prove di uccisioni di massa di civili. Il numero di minori uccisi supera di gran lunga quello registrato in altri conflitti recenti in Medio Oriente. Nel 2008, l’operazione israeliana “Piombo Fuso” causò 345 vittime infantili in 22 giorni; nel 2014, durante “Margine Protettivo”, furono 548 in 50 giorni. In Iraq, tra il 2008 e il 2022, l’ONU ha documentato 3.119 bambini uccisi nei combattimenti contro lo Stato Islamico.

Secondo Save the Children, un bambino su 50 che viveva a Gaza prima della guerra è stato ucciso. L’istituto di ricerca PRIO sottolinea che l’intera popolazione infantile della Striscia è esposta a un “conflitto di estrema intensità”, con livelli di rischio che superano persino i momenti più cruenti della guerra siriana.

Infine, emerge anche la consapevolezza all’interno delle stesse istituzioni israeliane. Un ex capo dell’intelligence militare ha dichiarato che “non importa” se tra le vittime ci siano bambini, mentre alcuni politici hanno sostenuto che non vi siano “innocenti a Gaza”.

Il Guardian ha deciso di pubblicare tutti i nomi dei bambini uccisi, in un pezzo interattivo, mettendo per alcuni di loro anche le foto e piccole biografie. Qui.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)