Michele Amira nelle radio e online con un nuovo singolo


Gaia Vendetta è il nuovo stravagante capitolo di Michele Amira, artista che spalma il suo indie-pop su arrangiamenti di estrazione psych-rock, spaccando l’universo tra misteri irrisolti e verità sepolte

michele amira

Gaia Vendetta è il nuovo stravagante capitolo di Michele Amira, artista che spalma il suo indie-pop su arrangiamenti di estrazione psych-rock, spaccando l’universo tra misteri irrisolti e verità sepolte.

Ambientato in un anonimo paese di provincia, il brano racconta la scomparsa di Gaia, una figura che, pur assente, continua a farsi sentire. La sua voce, simbolo di una rabbia collettiva, risuona attraverso i muri delle istituzioni e nelle coscienze di chi osserva senza agire. È un racconto frammentato e visionario, dove la cronaca incontra la metafora e l’indignazione si trasforma in immaginaria vendetta.

Il singolo si fa portavoce di una tensione politica profonda e ambigua, quella di chi lotta contro un sistema opaco e stratificato. Le immagini sono lacunose: la ragazza, pur svanita, diventa simbolo di una ribellione sotterranea, custode di una rete di voci decentralizzate. Gaia, come la vendetta che porta in seno, è un presagio: non tutto è chiaro, ma ogni dettaglio è carico di un’urgenza emotiva che affiora lentamente, lasciando all’ascoltatore lo spazio per ricomporre la storia.

Dal punto di vista sonoro, Gaia Vendetta gioca sui contrasti: l’intro, affidata a un mellotron dai toni infantili quanto disarmanti, suggerisce un’innocenza presto violata. Il brano esplode in un ritornello rabbioso, dove armonie ambigue, sospese tra maggiore e minore, costruiscono un senso di instabilità e inquietudine. Il climax arriva nello special finale, quando il singolo scivola definitivamente nell’oscuro: cori, rumori, sussurri diventano una miscela indecifrabile, dando corpo a una moltitudine di voci in fermento. Il richiamo al rock psichedelico anni ’60 si intreccia a riferimenti politici della Prima Repubblica: Gaia Vendetta è una canzone che richiama l’era dei misteri italiani, tra riferimenti ai Beatles di Magical Mystery Tour e chitarre alla Jimi Hendrix.

Nata dall’immagine disturbante di una ragazza scomparsa ma ancora viva nella sua rabbia, Gaia Vendetta è una canzone densa, sfuggente e politicamente vibrante che solo una penna come quella di Michele Amira avrebbe potuto coniare. Questo secondo singolo è uno dei brani più emblematici di Pochi Misteri, EP d’esordio dell’artista in uscita il 17 ottobre, un viaggio alla ricerca di un senso perduto nel mondo contemporaneo, muovendosi tra atmosfere malinconiche e suggestioni più caleidoscopiche.