Mieloma multiplo: sospendere la terapia con bispecifici è possibile e sicuro


Mieloma multiplo: secondo nuovi risultati, sospendere la terapia con bispecifici può essere sicuro e mantenere la remissione

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La gestione dei bispecifici anti-BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario è oggi uno dei temi più discussi in ematologia. L’uso continuativo fino a progressione o intolleranza garantisce efficacia ma si associa a un aumento del rischio infettivo e a un progressivo esaurimento delle cellule T.

Al congresso annuale dell’International Myeloma Society (IMS), Meera Mohan del Medical College of Wisconsin (Milwaukee) ha presentato i risultati di uno studio retrospettivo internazionale che apre a una nuova prospettiva: la possibilità di interrompere il trattamento prima della progressione, mantenendo comunque remissioni durature.

Remissioni sostenute anche dopo lo stop
L’analisi ha incluso 78 pazienti con mieloma multiplo recidivante/refrattario trattati con anticorpi bispecifici diretti contro BCMA e/o GPRC5D, arruolati in studi clinici precoci o in programmi di uso standard. Tutti avevano interrotto la terapia per motivi diversi dalla progressione o dal decesso ed erano rimasti in remissione per almeno 3 mesi.

A 24 mesi dalla sospensione del trattamento, il tasso di sopravvivenza libera da recidiva era del 68%. Inoltre, sette pazienti hanno mantenuto la remissione per oltre 3 anni e un caso ha raggiunto addirittura i 5 anni.

Sicurezza: calano le infezioni a lungo termine
Uno dei principali problemi dei bispecifici è rappresentato dalle infezioni gravi, complicanza strettamente legata alla deplezione immunitaria. In questo studio, l’incidenza cumulativa di infezioni di grado ≥3 dopo l’interruzione della terapia è stata del 22% a un anno, 32% a due anni e 38% a tre anni. Tuttavia, non sono stati osservati nuovi casi dopo circa due anni e mezzo dalla sospensione.

Mohan ha commentato: «La somministrazione a durata limitata dei bispecifici ha permesso di mantenere remissioni fuori terapia, con un miglioramento progressivo del rischio infettivo e della ricostituzione immunitaria».

Disegno e popolazione dello studio
L’età mediana dei pazienti era di 70 anni; il 55% erano donne, il 19% afroamericani. Quasi la metà presentava anomalie citogenetiche ad alto rischio e l’8% aveva malattia extramidollare.
Il 72% dei pazienti aveva ricevuto un bispecifico anti-BCMA, il 19% un anti-GPRC5D, il 9% un multispecifico.

La durata mediana del trattamento prima della sospensione era di 7 mesi, con una mediana di 4 linee precedenti di terapia. Al momento dell’interruzione, il 97% dei pazienti era in risposta parziale molto buona o superiore.
Le ragioni più frequenti per la sospensione sono state le infezioni (44%) e le tossicità ectodermiche (15%).

Fattori predittivi e recupero immunitario
L’analisi ha individuato alcuni fattori associati a un rischio maggiore di recidiva dopo lo stop: presenza di malattia extramidollare, numero elevato di linee precedenti di terapia e interruzione in fase di sola risposta parziale.
Dal punto di vista immunologico, circa il 70% dei pazienti presentava ipogammaglobulinemia nei primi 6 mesi dopo la sospensione. Tuttavia, i livelli sierici di IgG hanno mostrato un miglioramento graduale (in media +13 mg/dL al mese), fino a normalizzarsi in quasi il 90% dei pazienti a 900 giorni dalla sospensione, con conseguente riduzione dell’uso di immunoglobuline endovena (IVIG).

Possibile cambio di paradigma?
Secondo Mohan, questi risultati dimostrano che un approccio a durata limitata con bispecifici può essere non solo efficace, ma anche vantaggioso dal punto di vista della sicurezza: «È possibile che la lisi tumorale indotta dai bispecifici attivi una risposta immunitaria più ampia, favorendo un’immunità antitumorale duratura anche dopo l’interruzione del farmaco».

Se confermati da studi prospettici, questi dati potrebbero spingere verso un nuovo modello terapeutico, con terapie finite nel tempo anziché continue, riducendo tossicità cumulative e migliorando la qualità di vita dei pazienti.

Bibliografia
Vega G, et al. Sustained remission after limited-duration of bispecific antibody therapy in patients with relapsed/refractory multiple myeloma. International Myeloma Society Annual Meeting 2025; Abstract OA-02.