Global Sumud Flotilla sparpagliata, Israele abborda le barche: “Andiamo avanti”. Tajani: “Italiani rimpatriati in un paio di giorni”
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Le forze israeliane hanno infine fermato e abbordato la Global Sumud Flotilla quando era ormai a circa 70 miglia da Gaza, con circa venti imbarcazioni e 5 gommoni. Almeno tre barche sono già state abbordate: la Alma, la Karma e la Sirius. Ma le operazioni sono in corso anche sulle altre barche.
Al Tg1 il ministro Crosetto ha confermato che le imbarcazioni sono state accerchiate, e Tajani ha detto che gli italiani saranno portati in Israele e poi rimpatriati.
Mani che si stringono, avanbracci scoperti per mostrare i numeri di telefono degli avvocati scritto con pennarello nero indelebile: è lo scatto che la Global Sumud Flotilla condivide sul proprio profilo X. Sta a indicare che in caso di arresto da parte delle forze israeliane gli attivisti non rischieranno di perdere i contatti con chi cercherà, da terra, di garantirgli la giusta difesa. Nel caos degli arresti, spiegano gli attivisti, si rischia infatti di perdere i propri effetti personali.

Le altre imbarcazioni intanto proseguono la loro rotta verso Gaza: “Le minacce non ci fermano”, dichiarano. Tramite il sito di tracking delle navi è possibile constatare che se prima la flotta navigava compatta, ora le barche sono separate tra di loro, con l’obiettivo di consegnare ai civili palestinesi aiuti nonché “rompere l’assedio, fermare il genocidio”: “Immaginate- scrivono ancora- di inviare 20 navi da guerra per intercettare imbarcazioni che trasportano latte in polvere e latte artificiale per bambini che muoiono di fame. Questo è il male più grande che esista nel mondo in questo momento”.
ORE 22:55 – LA TURCHIA ACCUSA ISRAELE DI TERRORISMO
L’operazione militare israeliana volta a fermare la GLobal Sumud Flotilla sarebbe “un atto di terrorismo” secondo il ministero degli Esteri turco. In una nota si legge: “L’attacco delle forze israeliane in acque internazionali contro la Global Sumud, che era in viaggio per consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, è un atto di terrorismo che costituisce la più grave violazione del diritto internazionale e mette in pericolo la vita di civili innocenti”.
Nella dichiarazione, Ankara invita le Nazioni Unite e tutte le organizzazioni internazionali competenti ad “agire immediatamente per revocare il blocco illegale di Gaza, consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella regione e garantire la libertà di navigazione”.
ORE 22:50 – FRANCIA: GARANTIRE SICUREZZA PERSONE A BORDO
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot in un post su X ha dichiarato: “La flottiglia Global Sumud, in rotta verso Gaza, è sottoposta a perquisizione e sequestro da parte delle autorità israeliane. La Francia chiede alle autorità israeliane di garantire la sicurezza delle persone a bordo, di garantire il loro diritto alla protezione consolare e di consentire loro di rientrare in Francia il prima possibile”.
Barrot ha quindi fatto appello alla Flotilla a consegnare gli aiuti alle organizzazioni umanitarie nella regione. Il ministro ha inoltre evidenziato che i cittadini francesi della Flotilla erano stati avvertiti di non recarsi nella regione, chiarendo che Parigi “era in contatto, da allora, con le autorità israeliane per far sì che un’eventuale intercettazione si svolgesse nel modo migliore possibile”, per la sicurezza dei propri connazionali. “Le priorità della Francia nella regione”, conclude il testo, sono “garantire un cessate il fuoco, liberare i prigionieri di Hamas e fornire aiuti umanitari su larga scala”.
ORE 22:40 – ANCHE GRETA FERMATA
C’è anche Greta Thunberg tra i primi attivisti della Flotilla fermati dalle forze israeliane. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri israeliano con un video. Thunberg si trovava a bordo della nave Alma, la prima imbarcazione abbordata.
ORE 22:17 – SCHLEIN: SONO ACQUE INTERNAZIONALI, I GOVERNI EUROPEI NON DOVREBBERO TOLLERARLO
“L’abbordaggio da parte dell’esercito israeliano è iniziato. Abbiamo perso contatto da dalle 19.30 con i nostri deputati a bordo ma continuiamo a seguire con attenzione attraverso i nostri canali. Saranno ore lunghe e difficili. Ricordiamo che la Flotilla è una missione umanitaria, pacifica, disarmata e non violenta. Quello che sta facendo Israele in acque internazionali è del tutto illegale, i governi europei non dovrebbero tollerarlo e devono fare tutto quel che possono per tutelare l’incolumità degli attivisti a bordo, lo chiedo in particolare al governo italiano. E devono insistere per aprire un corridoio umanitario permanente”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein
ORE 22:10 – ARRESTATA L’EURODEPUTATA FRANCESE FOURREAU
“Allerta: l’eurodeputata francese Emma Fourreau e gli altri membri dell’equipaggio della Alma sono stati arrestati da Israele“. Lo scrive su X la Global Sumud Flotilla, in riferimento alla Alma, tra le prime delle quattro imbarcazioni intercettate dalle autorità israeliane. Per gli attivisti, si tratta di un “sequestro di persona” da parte di Israele, in quanto le imbarcazioni navigano ancora in acque internazionali, a meno di 80 miglia dalla Striscia di Gaza.
ORE 22 – LE INTERCETTAZIONI PROSEGUIRANNO ANCHE DOMANI
“L’operazione di intercettazione del barche della Global Sumud Flotilla continuerà fino a domani, giovedì”.
Lo si apprende dall’emittente israeliana Channel 13.
ORE 21:45 – FLOTILLA: ANDIAMO AVANTI
“Avviso: nonostante l’intercettazione delle navi della Global Sumud Flotilla, le minacce israeliane non si fermano. Il viaggio verso Gaza continua nel cuore della notte!”. Lo scrivono su X gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che poi in un’altra nota informano ancora: “Mercoledì 1 ottobre 2025, intorno alle 20:30 ora di Gaza (le 19.30 in Italia, ndr), diverse imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, in particolare Alma, Surius e Adara, sono state intercettate illegalmente e abbordate dalle Forze di Occupazione israeliane in acque internazionali. Prima di abbordare illegalmente le imbarcazioni, sembra che le navi militari israeliane abbiano intenzionalmente danneggiato le comunicazioni navali, nel tentativo di bloccare i segnali di soccorso e interrompere la trasmissione in diretta streaming del loro abbordaggio illegale”.
Si legge ancora nel comunicato: “Oltre alle imbarcazioni confermate come intercettate, la copertura in diretta streaming e le comunicazioni sono andate perse con diverse altre imbarcazioni. Stiamo lavorando con impegno per rendere conto di tutti i partecipanti e dell’equipaggio. Condivideremo gli aggiornamenti non appena avremo informazioni confermate sullo stato delle imbarcazioni, sedute, feriti e potenziali vittime. Si tratta di un attacco illegale- afferma la Gsf- contro operatori umanitari disarmati in acque internazionali. Invitiamo i governi, i leader mondiali e le istituzioni internazionali a chiedere la sicurezza e il rilascio di tutti gli equipaggi e a continuare a monitorare attentamente la situazione. Nonostante l’intercettazione di alcune imbarcazioni, la Global Sumud Flotilla si trova a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continuerà imperterrita”. La flotta è composta da circa 45 imbarcazioni con oltre 500 attivisti da 44 paesi.
“Tutte le persone a bordo della Flotilla sono tranquille e stanno mettendo in atto i protocolli per i quali hanno ricevuto formazione. Altre barche stanno navigando verso Gaza e stando ai resoconti, stanno tutti bene”. Così gli attivisti della Global Sumud Flotilla, secondo cui inoltre le barche Alma, Sirius, Adara e Karma sono state intercettate. Mentre per la prima è stata ricevuta conferma visiva tramite la barca Morgana, per la Sirius è stato ricevuto anche un Mayday, oltre alla conferma visiva tramite Grand Blue. Da nessuna delle due, tuttavia, è arrivato un segnale di Sos. Quanto alla Karma, l’intercettazione “è in corso”. Viene smentita invece la notizia secondo cui i soldati israeliani avrebbero raggiunto anche l’equipaggio della Captain Nikos.
ORE 21:12 – KARMA ABBORDATA
“Confermo che la nostra barca, la ‘Karma’, è stata abbordata e il nostro equipaggio verrà trasferito su una nave militare a breve, se non è già accaduto”. Lo riferisce all’agenzia Dire Walter Massa, presidente nazionale di Arci. Secondo il responsabile, “Ad ora sembra che tutto proceda in maniera ordinata”.
La ‘Karma’ è l’imbarcazione del progetto Tom – Tutti gli occhi sul Mediterraneo promosso da Arci, parte della missione civile nonviolenta Global Sumud Flotilla.
ORE 21 – “IMBARCAZIONI INTERCETTATE ILLEGALMENTE”
“Le nostre imbarcazioni vengono intercettate illegalmente. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per confermare la sicurezza e lo stato di salute di tutti i partecipanti a bordo”. Lo hanno scritto poco dopo le 20.30 ora italiana gli attivisti della Global Sumud Flotilla sui loro canali social.
ORE 20:20 – TAJANI: ITALIANI IN ISRAELE E POI ESPULSI
“Gli italiani andranno in Israele e poi saranno espulsi”, ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. L’operazione “è iniziata un’oretta fa e durerà almeno fino a mezzanotte-l’una”, ha poi detto a Cinque Minuti, su Rai Uno. “Se nessuno commetterà errori, la vicenda dovrebbe concludersi senza danni”.
Una volta portati in porto “verranno fatti scendere dalla nave e verranno poi espulsi da Israele. Siccome c’e’ lo Yom Kippur, che come è sapete è una festa che impedisce agli ebrei di fare qualsiasi cosa, i marinai hanno avuto un’autorizzazione speciale ad agire da parte del rabbino, entro un paio di giorni dovrebbero essere imbarcarti su un aereo e riportati in Europa”.
“E’ stata impegnata in questa operazione una importante fetta della marina militare israeliana, due terzi della marina militare è impegnata in questa operazione, alla quale Israele annette grande importanza, ma stanno rispondendo positivamente ai nostri appelli. Ho parlato a lungo con il ministro degli esteri israeliano per chiedere che non ci fossero atti di violenza da parte dei militari. Così come ho chiesto alla portavoce della Flotilla con la quale ho parlato a lungo l’altro giorno di avere un atteggiamento ghandiano, cioè di non opporre resistenza qualora o quando sarebbero stati fermati”.
“Se le cose vanno in questa direzione- aggiunge- tutto dovrebbe concludersi con una operazione senza ulteriori pericoli. L’importante è che nessuno commetta errori in una fase così delicata, ma io voglio essere ottimista. La nostra ambasciata di Tel Aviv, il nostro consolato di Tel Aviv, il nostro consolato di Gerusalemme stanno seguendo minuto per minuto cio’ che accade e sono pronti a dare tutta l’assistenza consolare ai nostri concittadini”. “L’idea è quella di portarli tutti in Europa con un aereo. Ci sarà una sorta di espulsione da parte del governo di Israele”.
“Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità – ha detto sempre al Tg1 il ministro della Difesa Guido Crosetto – Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod, dove poi ci attiveremo per verificare come far rientrare i nostri connazionali. L’importante è che tutto avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia le persone a bordo che le autorità israeliane”.
ORE 20:16 – COMINCIATO L’ABBORDAGGIO
L’abbordaggio da parte delle forze israeliane alle barche della Sumud Flotilla è iniziato intorno alle 19.25 ora italiana, dopo l’arrivo dell’alt da parte delle Forse armate israeliane. Lo riferiscono gli attivisti, a partire dalla nave Alma, una delle imbarcazioni che guidano la flotta, che si troverebbe a circa 75 miglia nautiche dalla Striscia di Gaza. All’agenzia Dire Walter Massa, presidente nazionale di Arci, Riferisce: “Abbiamo visto in diretta tutto l’equipaggio della Alma mettersi sul ponte, poi abbiamo perso il collegamento delle telecamere ma stando alle informazioni ricevute della Karma, sarebbe stata tra le prime abbordate”. La Karma è la nave del progetto Tom – Tutti gli occhi sul Mediterraneo promosso da Arci.
Massa riferisce ancora: “Ora c’è un’immagine della Alma con il ponte completamente vuoto. Immaginiamo che quanto ci hanno detto dalla Karma sia affidabile ma confermare con certezza, in questa situazione, è difficilissimo: anche la Karma è stata abbordata, ce lo hanno detto un minuto prima che venissero affiancati e sono saltate tutte le comunicazioni”. Massa chiarisce: “Cercheremo di ristabilire il contatto per ragioni di sicurezza, ma è anche vero che ora contattarli, facendogli squillare i cellulari con un abbordaggio in corso, potrebbe essere rischioso”. Gli attivisti già riferivano di comunicazioni molto disturbate, con l’approssimarsi delle navi militari.
Anche la Sirius risulta abbordata.
ORE 20 – L’ALT DI ISRAELE
Alle 19.25 in Italia è infine arrivato l’alt da Israele alla Flotilla: “È stato comunicato che il tentativo di violare il blocco rappresenta una violazione del diritto internazionale. Se andremo avanti verremo fermati e le navi confiscate”, dicono gli attivisti.
“Stanno per iniziare le operazioni di abbordaggio da parte delle imbarcazioni militari che si sono palesate e si trovano in questo momento vicine alla testa della Flotilla. Non siamo nelle condizioni di poter dire tra quando inizieranno le operazioni, ma è certo che sarà una nottata lunga e difficile”. Lo ha dichiarato il deputato Arturo Scotto (PD) imbarcato sulla Flotilla, intervenuto in diretta a “ZTL” condotto da Davide Camera sulla FM di Giornale Radio.
ORE 19:30 – “ATTACCO IMMINENTE”
“Ci sono 20 battelli che si stanno avvicinando alle prime barche più 5 gommoni davanti alla barca Sirus, che è in testa. Temiamo un attacco imminente”. Lo riferisce alla Dire Yassine Lafram, segretario dell’Unione delle comunità islamiche in Italia, tra gli attivisti italiani parte della Global Sumud Flotilla.
“Probabilmente- continua- sono navi militari israeliane che stanno arrivando e sono a circa 2 o 3 miglia da noi, perché fino a dieci minuti fa erano a 5 miglia. Siamo seduti nel pozzetto della nostra barca, seguiamo le procedure di sicurezza e non reagiremo a nessuna azione o provocazione da parte dei soldati”.
Il presidente di Ucoii continua: “Manteniamo fede alla nostra missione pacifica, umana e umanitaria, quindi nonviolenta, e speriamo davvero di poter smuovere le coscienze, non rispetto alla Flotilla ma rispetto a quello che succede a Gaza. La Flotilla è solo uno strumento per aprire un corridoio umanitario permanente per far passare aiuti a Gaza e mettere in discussione l’assedio che prosegue dal 2009. Nessun governo ci è mai riuscito o ha voluto farlo. E’ il momento di agire davanti a un genocidio”.
ORE 19 – NAVI ISRAELIANE A 5 MIGLIA
15 navi israeliane sono a circa 5 miglia dalle imbarcazioni della Sumud Global Flotilla, che stanno per essere intercettate. Lo hanno detto poco fa dalla Karma, la barca dell’Arci del progetto Tom – Tutti gli occhi sul Mediterraneo, che fa parte della Flotilla, durante la diretta dell’Arci su Instagram per seguire quello che accade con l’avvicinarsi a Gaza.
ORE 17 – L’ONU: INACCETTABILE QUALSIASI ATTACCO
“Qualsiasi attacco alla flottiglia è inaccettabile”: questa la posizione delle Nazioni Unite, espressa tramite Marta Hurtado Gomez, portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani. Nell’intervista all’agenzia di stampa turca Anadolu, Gomez ha evidenziato che “le persone che cercano di fornire aiuti umanitari e sostenere centinaia di migliaia di persone affamate e assetate a Gaza non dovrebbero essere attaccate”, bensì “devono essere protette”. Il portavoce dell’Alto commissario si è quindi rivolto a Israele, esortando le autorità a revocare immediatamente il blocco su Gaza e a consentire l’ingresso di rifornimenti salvavita “con tutti i mezzi”.
Mentre la Flotilla procede verso le coste di Gaza, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, sul suo profilo X torna a chiedere lo stop alla missione civile umanitaria: “Ci uniamo agli appelli e ribadiamo: non è troppo tardi. Vi preghiamo di trasferire pacificamente tutti gli aiuti in vostro possesso attraverso il porto di Cipro, il porto turistico di Ashkelon o qualsiasi altro porto della regione a Gaza”.
ORE 16:50 – FLOTILLA: SIAMO A MENO DI 90 MIGLIA NAUTICHE DA GAZA
Ore 15.50 – ARLIN MEDRANO: “SIAMO INARRESTABILI, ISOLAMENTO GIÀ ROTTO“
Arlin Medrano è un’attivista e giornalista di 25 anni e dal Messico ha deciso di imbarcarsi su una delle barche della Sumud Flotilla perché “l’ingiustizia è interconnessa. Ciò che accade a Gaza non è isolato: fa parte di un sistema globale di militarizzazione, sorveglianza e violenza coloniale: quando mi batto per Gaza, mi batto anche per il Messico e l’America Latina. E raggiungeremo Gaza perché siamo inarrestabili”. L’agenzia Dire la raggiunge telefonicamente, mentre la Flotilla naviga a circa cento miglia dalle coste di Gaza per portare aiuti ai civili palestinesi, in acque ormai considerate a rischio per possibili interventi da parte della Marina militare israeliana.
Il pensiero corre alla notte scorsa: “Abbiamo assistito a un chiaro tentativo di intimidazione”, riferisce Medrano, “una nave della Marina israeliana ha circondato le nostre imbarcazioni di testa per diversi minuti e ha disattivato a distanza i nostri sistemi di comunicazione. È stata la prova di quanto Israele sia disposto a spingersi per mettere a tacere gli sforzi di solidarietà, anche al di fuori delle sue acque territoriali”.
Medrano – con esperienze in politica, nella difesa dei diritti umani e nelle cause di giustizia sociale in America Latina – tiene a ribadire le motivazioni che l’hanno spinta a unirsi a questa missione nonviolenta, per un Paese che dista migliaia di chilometri da casa sua: “La solidarietà internazionale non è un’opzione, ma un dovere, quando le persone affrontano un genocidio”.
Inoltre, aggiunge Medrano, le condotte di Israele avrebbero raggiunto anche la sua nazione: “Il software spia Pegasus”, creato da un’azienda israeliana, lo stesso che ha fatto scoppiare uno scandalo nell’Unione europea, “è stato utilizzato per spiare attivisti e giornalisti anche in Messico, persino le famiglie dei 43 studenti scomparsi ad Ayotzinapa”, vale a dire il caso di sparizione forzata di cui sono accusati gruppi criminali locali, su cui si sospetta il coinvolgimento di polizia ed esercito. “Per me, la solidarietà non ha confini- ribadisce l’attivista- e la lotta per i diritti di Gaza chiama in causa anche quella per i diritti in Messico”.
A bordo intanto, “L’umore delle persone è buono: c’è resilienza” riferisce Arlin Medrano, chiarendo: “Certo, c’è tensione e preoccupazione, perché siamo consapevoli dei rischi, ma c’è anche determinazione e persino gioia. Le persone a bordo capiscono che questa azione è storica: collega Gaza alla coscienza del mondo. Non siamo solo una barca, siamo un messaggio di vita che rompe l’assedio. Tuttavia non basta: ciò che motiva la nostra missione è la sofferenza dei palestinesi prima di tutto”.
Alla domanda se crede che la Flotilla raggiungerà le coste della Striscia, non ha dubbi: “Sì, certo, siamo inarrestabili. E anche se ci intercettassero, avremmo già raggiunto Gaza moralmente e politicamente. Il blocco è illegale- argomenta l’attivista dal Messico- e ogni miglio che percorriamo è una vittoria contro di esso. Certo, la nostra speranza è di arrivare fisicamente a Gaza con le nostre imbarcazioni, ma la cosa più importante è che il mondo ora sappia che l’assedio esiste e che la gente comune è disposta a rischiare la propria incolumità per denunciarlo. Questo- conclude- sta già rompendo l’isolamento”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)