Luciano Nigro, è giornalista, docente a contratto e tutor del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna da più di vent’anni e ora pubblica “Fabio Il Magnifico”
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Come un papa di Roma ha lasciato il suo nome o il suo segno sui più bei palazzi della città. Come un monarca illuminato ha governato per quindici anni la più antica università del mondo, l’ha risvegliata e l’ha messa al centro di una rete di mille atenei. Diventato presidente della Fondazione Carisbo, come un mecenate ha comprato e restaurato palazzi storici, castelli e opere d’arte. Il libro ripercorre l’incredibile parabola di Fabio Alberto Roversi Monaco, un personaggio unico nel panorama italiano, che senza un solido sistema di potere è diventato egli stesso un potere della città. Una storia rivista assieme al suo protagonista che ne svela tanti retroscena: il rifiuto, per esempio, di entrare in Parlamento o di diventare Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia; i motivi per i quali disse no a Berlusconi che lo voleva ministro; o del perché non divenne presidente della Rai come chiedeva Casini, allora presidente della Camera; o le ragioni che gli consigliarono di non accettare la candidatura a sindaco di Bologna lasciando il compito all’amico Giorgio Guazzaloca. Ripercorre successi e sconfitte, incontri con grandi personaggi e delusioni e svela gustosi e inediti racconti come quello sull’anello d’oro che l’Università di Bologna voleva donare a Benito Mussolini con la laurea ad honorem mai consegnata nel 1923 e di cui oggi è in possesso. In appendice, lo storico dell’arte Luca Ciancabilla racconta su quanti palazzi storici di Bologna resti impresso il suo nome in latino sulle lapidi di marmo, proprio come per i signori del Rinascimento. E il professore Giuseppe Cappiello racconta come conobbe da molto vicino il rettore quando, da studente, divenne consigliere di amministrazione dell’Alma Mater.
Fabio Alberto Roversi Monaco è un unicum nella recente storia italiana. Un uomo solo, senza un solido sistema di potere, che è diventato lui stesso un potentato. Ammirato e rispettato dai suoi sostenitori, temuto e avversato dai suoi detrattori, spesso contestato, ma mai disistimato. Per quattro decenni a cavallo tra due millenni è stato uno dei poteri forti della città.
Luciano Nigro, è giornalista, docente a contratto e tutor del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna da più di vent’anni. Tra i suoi primi articoli e inchieste quelli sulla droga e sulla comunità di San Patrignano ripresi anche dalla Docuserie di Netflix SanPa. Dal 1987 al 2022 è stato redattore e poi capo servizio de La Repubblica. Si è occupato di cronaca, politica ed economia a Bologna e alla redazione centrale di Roma. Riminese, vive a Bologna dalla fine degli anni Ottanta. Tra le sue pubblicazioni Latte, soldi e potere Il Mulino, 2018; Il giornalismo nell’ultimo quarto di secolo, mutamento o mutazione? (in Storia della Comunicazione in Italia, a cura di Angelo Varni, Il Mulino, 2002); Cent’anni di giornali balneari sulla riviera romagnola (in Per Continuare il dialogo Bononia University Press, 2015); per la rivista L’Avventura edita dal Mulino, il saggio Red Harvest, il film di una vita che Bernardo Bertolucci non riuscì mai a girare, con un’intervista al regista premio Oscar per L’ultimo imperatore.
Luca Ciancabilla, è ricercatore e docente presso l’Università di Bologna (DBC, Sede di Ravenna). Ha curato numerosi cataloghi, mostre e convegni ed è autore di decine di saggi e ricerche, da Giotto alla Street Art.
Giuseppe Cappiello, è professore associato di economia e gestione delle imprese dell’Università di Bologna e coordinatore della Laurea Magistrale in Amministrazione e Gestione d’impresa.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Sabato 11 ottobre 2025 – ore 11:00 PALAZZO PEPOLI Via Castiglione, 10 – Bologna
Sarà presente Fabio Roversi Monaco
L’incontro verrà moderato da Giuseppe Cappiello Introduce Luca Ciancabilla
Ne discutono Roberto Balzani e Luciano Nigro