Global Sumud Flotilla sotto attacco? Tajani spiega cosa farà la Marina Militare


Tajani: “In caso di attacco alla Flotilla possiammo aiutarli, soccorrerli, ma è escluso che la marina militare entri in conflitto con Israele, non possiamo scatenare una guerra”

global sumud flotilla

Se gli italiani a bordo delle imbarcazioni della Flotilla venissero feriti da attacchi Israeliani il governo italiano cosa farebbe? “Noi possiamo soccorrerli, possiamo aiutarli ma bisogna anche riflettere bene su cosa accade: aiutarli, soccorrerli, ma è escluso che la marina militare entri in conflitto militare con la marina di Israele, non possiamo scatenare una guerra tra Italia e Israele”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani quando gli viene posta la domanda.
“È’ una questione di responsabilità di tutti- aggiunge il vice premier -. E non possiamo nemmeno mettere a repentaglio la vita dei marinai che sono cittadini italiani in uniforme che compiono un dovere e non sono lì per una scelta politica, sono lì perché sono militari e noi dobbiamo tutelare e garantire anche la sicurezza dei nostri marinai. Per questo diciamo di evitare qualsiasi rischio, il consiglio che diamo è di non forzare il blocco navale. Non possiamo obbligare nessuno, ma è il consiglio che diamo. Se non va bene l’appello del governo ,c’è l’appello del capo dello Stato che è più autorevole di me, più di questo non possiamo fare”.

MOBILITATI AMBASCIATA E CONSOLATO IN ISRAELE

Nel caso italiani venissero arrestati o attaccati il titolare della Farnesina spiega cosa potrebbe fare il nostro governo: “Noi abbiamo sempre garantito assistenza consolare ai nostri concittadini, lo abbiamo fatto già in precedenti vicende. L’assistenza quindi è garantita. La nostra ambasciata a Tel Aviv, il nostro consolato a Gerusalemme sono già mobilitati. Sanno già cosa fare in caso di necessità”.

RISCHIO DI PERDITE? “MI AUGURO DI NO, MA RISCHI CI SONO”

L’equipaggio della Flotilla corre rischi di morte? Tajani risponde: “Mi auguro di no, ma non ci sono solo italiani, non sappiamo chi c’è a bordo chi son le persone a bordo. Sappiamo chi sono gli italiani ma degli altri non sappiamo. Io mi auguro che non succeda nulla. Mi auguro che non ci siano atti di violenza da nessuna parte, però quando si forza un blocco e si è avvisati che il blocco non deve essere forzato, i rischi ci sono. Lo abbiamo detto in maniera molto chiara. Lo abbiamo scritto a tutti i partecipanti alla missione.

Ci siamo messi a disposizione per consegnare cibo ed alimenti alla popolazione palestinese. Qui non è un problema di confronto tra il governo e la Flotilla, qui è un problema di sicurezza generale di cittadini italiani e siccome il governo si occupa di tutti i cittadini italiani- io mi occupo di tutti i cittadini italiani che lavorano fuori dai confini- stiamo facendo tutto il possibile per garantire la loro sicurezza, ma non possiamo fare ciò che è impossibile fare. Abbiamo fatto tutto ciò che è possibile ma non possiamo certamente mandare la marina militare a forzare il blocco di Israele perché dobbiamo anche preoccuparci della sicurezza dei nostri marinai”.

TAJANI: “AL GOVERNO ISRAELIANO HO CHIESTO DI GARANTIRE SICUREZZA AGLI ITALIANI”

“La nostra marina militare certamente non può accompagnare le navi della Flotilla per forzare il blocco. Possiamo continuare a fare assistenza ma ben al di qua della linea formata da Israele. Pronti a fare tutto ciò che serve per consegnare i beni alimentari alla popolazione palestinese sostenendo la missione del Patriarcato di Gerusalemme e utilizzare anche Food for Gaza, ma per fare questo serve l’autorizzazione di Israele e con Israele ci ha parlato il governo italiano. Con il governo Israeliano ci ho parlato chiedendo garanzie sia per i parlamentari sia per i cittadini italiani”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)