Cagrilintide, un farmaco sperimentale, potrebbe arricchire l’arsenale terapeutico contro l’obesità, patologia cronica che interessa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo
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Un farmaco sperimentale potrebbe arricchire l’arsenale terapeutico contro l’obesità, patologia cronica che interessa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Al congresso annuale della European Association for the Study of Diabetes (EASD), in corso a Vienna, Novo Nordisk ha presentato i risultati di una sottoanalisi dello studio di fase III REDEFINE 1, focalizzata su cagrilintide, un analogo a lunga durata d’azione dell’amilina.
I dati hanno destato interesse nella comunità scientifica perché rappresentano la prima evidenza clinica di fase avanzata su un trattamento sperimentale di questa classe, finora poco esplorata nella terapia dell’obesità.
In particolare, il farmaco in monoterapia ha mostrato una riduzione media del peso corporeo dell’11,8% dopo 68 settimane, rispetto al 2,3% osservato nel gruppo placebo, entrambi associati a modifiche dello stile di vita. Inoltre, circa un terzo dei pazienti trattati (31,6%) ha raggiunto una perdita di peso pari o superiore al 15%, un traguardo clinicamente rilevante, rispetto al 4,7% dei pazienti in placebo.
Un meccanismo diverso dai GLP-1
Cagrilintide appartiene a una classe innovativa: è un analogo dell’amilina, ormone naturale che agisce a livello centrale e gastrointestinale contribuendo al controllo dell’appetito e della sazietà. Il suo meccanismo d’azione è distinto da quello dei farmaci più noti basati sul GLP-1, come semaglutide, già approvati e utilizzati nella gestione dell’obesità. Questa differenza lo rende potenzialmente un complemento o un’alternativa terapeutica, utile a quei pazienti che non rispondono in maniera ottimale ai GLP-1 o che necessitano di un’opzione diversa.
“La gestione dell’obesità, come quella di altre malattie croniche, richiede una gamma di trattamenti capaci di adattarsi alle risposte individuali dei pazienti”, ha spiegato Timothy Garvey, investigatore principale dello studio e direttore del Diabetes Research Center dell’Università dell’Alabama a Birmingham.
Trial REDEFINE 1
REDEFINE 1 è uno studio di fase III, in doppio cieco, controllato con placebo e con trattamento attivo, della durata di 68 settimane, volto a valutare efficacia e sicurezza di una somministrazione settimanale di CagriSema (cagrilintide 2,4 mg più semaglutide 2,4 mg), di cagrilintide 2,4 mg in monoterapia e di semaglutide 2,4 mg in monoterapia, rispetto a placebo, in 3.417 adulti con obesità (BMI ≥30 kg/m²) o sovrappeso (BMI ≥27 kg/m²) con almeno una comorbidità correlata all’obesità e senza diabete di tipo 2.
L’analisi post hoc presentata congresso di Vienna ha indagato l’efficacia e la sicurezza della cagrilintide 2,4 mg in monoterapia rispetto a placebo, nell’arco di 68 settimane.
Sicurezza e tollerabilità
Dal punto di vista della sicurezza, cagrilintide si è dimostrato generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi più frequenti hanno riguardato il tratto gastrointestinale – nausea, vomito, diarrea e stipsi – e sono risultati per lo più transitori e di intensità lieve o moderata. Solo l’1% dei pazienti ha interrotto il trattamento per nausea, contro lo 0,1% dei partecipanti in placebo.
Questo profilo rappresenta un passo avanti rispetto a precedenti preoccupazioni di tollerabilità, emerse in altri studi, in cui erano state segnalate reazioni nel sito di iniezione più frequenti con cagrilintide rispetto ad altri trattamenti. La nuova analisi sembra dunque rafforzare la credibilità clinica della molecola, che si presenta come un candidato competitivo in uno scenario terapeutico in rapida evoluzione.
Il programma RENEW e la sfida del mercato
I risultati di REDEFINE 1 costituiscono un punto di partenza. Novo Nordisk ha annunciato l’avvio, nel quarto trimestre del 2025, del programma di fase III RENEW, progettato per valutare sicurezza ed efficacia di cagrilintide in popolazioni più ampie di persone con obesità o sovrappeso, anche in presenza di comorbidità.
“Con l’ampia diffusione globale dell’obesità servono innovazioni scientifiche e più opzioni terapeutiche – ha dichiarato Martin Holst Lange, direttore scientifico e vicepresidente esecutivo R&D di Novo Nordisk –. Cagrilintide ha dimostrato una perdita di peso sostanziale, distinta rispetto alle terapie approvate, e un buon profilo di tollerabilità. Non vediamo l’ora di approfondire il suo potenziale con i nuovi studi clinici”.
Prospettive future
Con la pubblicazione dei dati di REDEFINE 1, Novo Nordisk segna un nuovo capitolo nella ricerca contro l’obesità, indicando la possibilità di diversificare le opzioni terapeutiche oltre i GLP-1. Se i risultati verranno confermati dal programma RENEW, cagrilintide potrebbe diventare il primo rappresentante di una nuova generazione di farmaci basati sull’amilina.
Resta da verificare il suo impatto a lungo termine, non solo sul calo ponderale, ma anche sugli esiti clinici correlati all’obesità, come malattie cardiovascolari, apnea del sonno, disfunzioni metaboliche. Per una condizione cronica che richiede trattamenti personalizzati e spesso di lunga durata, avere a disposizione una nuova molecola con un diverso meccanismo d’azione potrebbe rappresentare un vantaggio significativo.